Bagarre su Sferisterio e intervalliva. Ricotta (Pd): "I conti non tornano"

Il capogruppo: un rosso di 200mila euro per la lirica, esposto all’Anac

Bagarre su Sferisterio e intervalliva. Ricotta (Pd): "I conti non tornano"

Bagarre su Sferisterio e intervalliva. Ricotta (Pd): "I conti non tornano"

I conti non tornano sia che si parli di Sferisterio, sia che si tratti di opere pubbliche. Il tema dei soldi che mancano, infatti, è stato proposto in più "salse" ieri in consiglio comunale da Narciso Ricotta (Pd) che ha presentato due interrogazioni sul tema dei conti in rosso dello Sferisterio e sul reale costo dell’intervalliva Pieve-Mattei. Sul fronte dello Sferisterio, Ricotta ha incalzato l’amministrazione sui ritardi nella pubblicazione dei bilanci preventivi dell’Associazione. Nessun ritardo, ha precisato l’assessore Katiuscia Cassetta, sostenendo che non esiste alcun obbligo di pubblicazione "per gli enti controllati" come appunto l’Associazione Sferisterio dei bilanci preventivi, ma nonostante questo "il Comune si è mosso per sollecitare la pubblicazione dei preventivi 2023 e 2024 e affinché questo diventi una prassi". Una "risposta disarmante" ha incalzato Ricotta visto che "gli ultimi due bilanci dello Sferisterio presentano conti in rosso per 200mila euro nel 2022 e di altri 200mila euro nel 2023 e considerando soprattutto che questo Comune e, quindi, i cittadini ogni anno investono 500mila euro di soldi pubblici nell’Associazione". Le difficoltà finanziarie, a cui si aggiungono altri "30mila euro che ancora devono essere pagati al coro Bellini – ha precisato il consigliere – imponevano di chiarire tutto nel consuntivo 2023, per porre così rimedio ne preventivo 2024 e, invece, ancora oggi siamo qui senza sapere niente. Il consiglio comunale viene esautorato dei suoi poteri di controllo sulla spesa, per questo segnalerò io stesso all’Anac eventuali mancanze di comunicazione e chiederò che il direttore artistico venga a raccontarci i bilanci in una riunione congiunta delle commissioni bilancio e cultura".

Un’altra interrogazione, invece, è stata concentrata sul reale costo dell’intervalliva, visto che a dicembre il governatore Francesco Acquaroli annunciava la pubblicazione del bando di gara per 87 milioni di euro, ma in realtà leggendo l’atto si parlava di 56 milioni (31 milioni in meno). "Mi stupisco della sua interrogazione – ha precisato l’assessore Andrea Marchiori, rivolgendosi a Ricotta –, perché lei dovrebbe sapere che tutti i bandi vengono fatti per un valore al netto dell’Iva, delle spese tecniche di progettazione esecutiva, degli espropri, delle indagini archeologiche, per cui è evidente che la gara si fa solo per l’importo dei lavori". Pronta, però, la risposta del consigliere che ha fatto notare come i conti non portino ugualmente. "Leggendo gli atti – ha concluso Ricotta – si vede come al totale manchino solo l’Iva e gli imprevisti e, anche volendo considerare i due importi al massimo, l’Iva arriverebbe a 12 milioni, mentre gli imprevisti a 5 milioni, quindi a un totale di 73 milioni, ben lontano dagli 87 annunciati. Quindi se fossi in voi mi assicurerei che l’opera sia totalmente finanziata".