Bimbo di 6 anni scompare tra la neve ad Apiro, ritrovato poco prima del tramonto

Scivola in un canalone e si perde. Ritrovato dal vice sindaco, che ha seguito le impronte del piccolo di Osimo

Ore di apprensione e di ricerche di un bimbo di 6 anni ad Apito

Ore di apprensione e di ricerche di un bimbo di 6 anni ad Apito

Apiro (Macerata), 12 febbraio 2023 – Si è perso in montagna, dove era andato a giocare con il babbo, lo hanno cercato per ore. Alla fine, prima del calar della sera, i soccorritori lo hanno trovato e tratto in salvo. E’ successo ieri pomeriggio ai piedi del monte San Vicino, protagonista il piccolo Alberto, 6 anni, davvero un "ometto" coraggioso che ha commosso tutti coloro che erano accorsi fin lassù per cercarlo dopo l’allarme lanciato dal padre Francesco Agostinelli, di Osimo. Insieme, approfittando del sole e del sabato libero, erano saliti a Pian dell’Elmo e poi avevano raggiunto la zona a ridosso della grotta di San Francesco. C’erano anche la sorella di Francesco e una loro amica.

A un certo punto Alberto, mentre scivolava sulla neve, ha preso velocità ed è finito nel canalone continuando a correre giù sulla neve poggiando solo sulla sua giacca a vento. Il padre lo ha rincorso a lungo, senza riuscire a raggiungerlo, poi lo ha perso di vista. Lo hanno cercato, chiamato, senza successo. Verso le ore 14 è scattato l’allarme, sono saliti uomini e mezzi dai tre Comuni di questo territorio montano – Apiro, Matelica e San Severino –, i vigili del fuoco, i carabinieri, i forestali, il soccorso alpino, i volontari della zona, i sanitari. Il bambino, una volta terminata la sua incontrollata discesa, aveva perso l’orientamento e si era incamminato molto più a valle lungo un sentiero che scende in direzione della strada Pian dell’Elmo-Elcito.

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Il vicesindaco di Apiro, Roberto Morelli, che conosce bene l’area, ha seguito il suo istinto e, rintracciate sulla neve le impronte del bambino, le ha seguite fino a sentire quella vocina rispondere alla sua chiamata. Nel frattempo il padre Francesco era in ambulanza, assistito dai sanitari. I soccorritori, scesi in quel versante della montagna, hanno riportato Alberto in auto al punto di partenza, dove ad attenderlo – oltre ai familiari – c’erano i medici del Soccorso alpino che lo hanno trasferito subito nell’eliambulanza, atterrata intanto sulle pendici innevate del San Vicino. Prima però l’abbraccio col babbo, tra l’emozione e gli occhi gonfi di gioia di tutti i presenti. Infine, il volo in ospedale, ad Ancona. Entrambi stanno bene.

Così, dopo ore di apprensione in tutto il comprensorio di Apiro-Matelica-San Severino, la disavventura si è conclusa - per fortuna - nel migliore dei modi al calar della sera, prima che il buio e le temperature rigide della montagna, in questo freddissimo weekend di metà febbraio, potessero trasformare una giornata di gioco sulla neve in un’immane tragedia.