Calano i contagi, indice Rt a 0.69 Le Marche in zona gialla da lunedì

Dopo mesi in apnea, la regione torna a respirare: riaprono bar, ristoranti, cinema e teatri. Resta il coprifuoco. Continua la discesa dei ricoverati, si svuotano le terapie intensive. Altre otto vittime, 75 casi in provincia

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di Franco Veroli

Come largamente previsto, da lunedì prossimo le Marche saranno in zona gialla, con un conseguente allentamento delle misure restrittive. Nelle ultime tre settimane l’indice Rt è passato da 0.86 a 0.90 e, poi – il dato di ieri – a 0.69. Nello stesso periodo il tasso di incidenza per 100mila abitanti è progressivamente diminuito da 170 a 155 e, poi, a 129. Per determinare la zona, ovviamente, ci sono anche altri parametri che, però, sono anch’essi migliorati. Basti dire che il 16 aprile nelle Marche si contavano 718 ricoverati, 108 dei quali in terapia intensiva: ieri i ricoveri erano 575, 143 in meno, 70 dei quali (38 in meno) quelli in terapia intensiva.

L’errore madornale, ora, sarebbe quello di pensare che si tratti di una sorta di liberi tutti, un equivoco – l’esperienza insegna – che è meglio evitare. È vero che le restrizioni vengono allentate, ma non spariscono certo tutte: è bene rispettare quelle che ancora restano, almeno se si vuole evitare di buttare a mare i sacrifici fatti. Resta, ad esempio, il tanto discusso coprifuoco, dalle 5 alle 22, sono consentite le attività di ristorazione, ma solo all’aperto (solo dal primo giugno anche al chiuso, fino alle 18), resta la necessità di indossare la mascherina e di mantenere le distanze evitando assembramenti. Insomma, ancora non ne siamo fuori.

Ieri intanto nelle Marche ci sono stati altri otto morti per Covid 19, due dei quali in provincia di Macerata: un uomo di 89 anni di Pieve Torina, e un uomo di 71 anni di Appignano (ne abbiamo riferito nell’edizione di ieri). In provincia i ricoveri sono stabili (giovedì 127 ieri 128), ma ci sono ancora otto pazienti in pronto soccorso (5 a Civitanova e 3 a Macerata), su un totale di 14 in tutta la regione. Ancora in aumento, in controtendenza rispetto all’andamento regionale, il numero delle persone in quarantena che sale per il quarto giorno consecutivo, passando da 3.054 a 3.241, ben 187 in più, 2.549 asintomatiche e 692 sintomatiche, 32 gli operatori sanitari coinvolti. Non è un buon segnale: la crescita delle persone in quarantena indica una circolazione del virus ancora diffusa.

Il quadro regionale evidenzia ricoveri ancora in calo, da 596 a 575 (21 in meno), 70 dei quali (2 in meno) in terapia intensiva, 14 i pazienti in pronto soccorso. In diminuzione il numero delle persone in isolamento domiciliare, da 6.599 a 6.311 (288 in meno), mentre gli attualmente positivi (isolamento domiciliare più ricoverati), passano da 7.195 a 6.886, 309 in meno. Il numero di dimessiguariti sale da 85.428 a 86.052, 624 in più. In lieve diminuzione le persone in quarantena, da 13.081 a 13.060, 21 in meno. Sono stati testati 4.187 tamponi: 2.266 nel percorso nuove diagnosi (di cui 514 nello screening con percorso antigenico) e 1.921 nel percorso guariti, con un rapporto positivitestati pari al 14,4%. I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 326: 75 in provincia di Macerata, 88 in provincia di Ancona, 79 in provincia di Pesaro - Urbino, 26 in provincia di Fermo, 42 in provincia di Ascoli e 16 fuori regione.