Le aziende del distretto calzaturiero di Macerata stanno esplorando nuovi mercati con l’obiettivo di conquistare ulteriori fette commerciali.
"Da alcuni anni – spiega Enzo Verdicchio – abbiamo aumentato le esportazioni verso i paesi dell’Africa, che si dimostrano molto interessati alle nostre produzioni. La Nigeria, ad esempio, costituisce un buono sbocco commerciale. Le vendite nei confronti di quel paese fanno registrare una costante crescita che dura ormai da qualche anno". I compratori africani sono interessati "soprattutto alla produzione di qualità, e vogliono verificare anche dove vengono realizzate le calzature. Per far questo spesso vengono nelle Marche per visitare la nostra azienda e il territorio, per conoscere l’esatta provenienza delle calzature che vendono nelle boutiques apprezzando, così, come nasce un prodotto Made in Italy".
Matteo Piervicenzi, presidente della sezione calzature di Confindustria Macerata, ha ribadito che il Micam resta "la fiera più importante al mondo per il comparto. L’inizio della rassegna è stato positivo malgrado le aspettative, caratterizzate da un rilevante scetticismo tenendo conto della difficile crisi che contrassegna la fase congiunturale. Complessivamente ho rilevato un cauto ottimismo tra i calzaturieri maceratesi. Confindustria Macerata continuerà a partecipare attivamente, presentando sempre le proposte, ai tavoli che le istituzioni hanno organizzato per il sistema moda con l’obiettivo principale di supportare le istanze delle imprese".
Il settore calzaturiero della provincia di Macerata archivia un primo semestre con una flessione sia nel fatturato che nell’export. La fotografia del comparto scattata dall’ultimo report, realizzato dal Centro studi Confindustria Accessori moda per Assocalzaturifici, individua nel decremento degli acquisti delle famiglie una delle cause del rallentamento nello sviluppo del comparto. Nei primi sei mesi dello scorso anno le esportazioni delle calzature Made in Macerata sono state pari a 226,13 milioni di euro. Nei primi sei mesi di quest’anno, invece, l’ammontare delle esportazioni è stato pari a 219,87 milioni di euro con una flessione che in termini percentuali è stata pari a -2,8%. La situazione negativa rilevata in provincia di Macerata appare comunque più contenuta rispetto alle altre realtà marchigiane. La flessione delle esportazioni nelle Marche è stata, nei primi sei mesi di quest’anno, in calo del 7,4% e quindi più del doppio rispetto alla realtà maceratese.
Il calo rilevato in provincia di Macerata appare molto più contenuto rispetto a quello di Fermo dove la flessione ha superato il 18%.
Vittorio Bellagamba