Benzina e diesel a peso d’oro anche a Macerata: "Sfondata quota due euro"

Lo stop al taglio delle accise ha portato a un ’impennata dei costi nei distributori in tutto il Paese I gestori: "Gli automobilisti più avveduti hanno fatto il pieno l’ultimo dell’anno, c’è già un calo di afflusso"

Il prezzo di benzina e diesel torna a salire

Il prezzo di benzina e diesel torna a salire

Macerata, 5 gennaio 2023 – Una brutta sorpresa per gli automobilisti che, dal primo gennaio, hanno visto aumentare in maniera significativa il prezzo di benzina e gasolio, complici il rialzo dei prezzi e il mancato rinnovo dei tagli sulle accise. Il 2023 si apre con diversi rincari che penalizzano soprattutto il settore dei trasporti, oltre ai carburanti infatti sono aumentati anche i pedaggi autostradali. Una situazione complessa, che si era iniziata a delineare già dal primo dicembre, quando il governo Meloni aveva deciso di diminuire i tagli sulle accise, stabilite a marzo dal governo Draghi, con il Decreto Energia, di dieci centesimi al litro. Dal primo gennaio, il costo di benzina e gasolio è cresciuto di 18 centesimi al litro e il gpl è aumentato di 4,3 centesimi. In diversi distributori, al "servito" ora si sfondano ampiamente i due euro al litro con punte di 2,39 euro per il diesel e 2,30 per la benzina. "Dalla mezzanotte del 31 dicembre sono scattati gli aumenti, il gasolio da 1,599 ora sta a 1,809 e la benzina da 1,499 al litro a 1,709 – dichiara Gianluca Tasselli, titolare del distributore Esso in via Mattei –. Fino al 31 dicembre abbiamo avuto moltissimi clienti che hanno fatto il pieno sapendo che i prezzi sarebbero aumentati in breve e sicuramente non sono contenti di questi rincari. L’auto è un mezzo indispensabile e se pensiamo alle persone che ogni giorno viaggiano per lavoro, ci rendiamo conto conto del disagio che creano. Non sappiamo se la situazione resterà questa, molto dipenderà dalle soluzioni riguardo la crisi energetica che verranno messe in atto".

"Sapevo degli aumenti che ci avrebbero accompagnati nel nuovo anno – commenta l’automobilista Annalisa Storani – e purtroppo non possiamo fare molto al riguardo. Noi cittadini subiamo queste decisioni e l’unica cosa che possiamo fare nel nostro piccolo è quella di cercare soluzioni per risparmiare, usando di meno l’auto e, dove sia possibile, avvalendosi dell’uso dei mezzi pubblici. Non è facile trovare gli orari che coincidano con i propri impegni e alcune località sono carenti nei collegamenti per cui usare la propria auto spesso si rivela una scelta obbligata. Vedremo cosa succederà, ma spero che ci sia un intervento da parte del governo".

"Abbiamo già notato un calo nell’affluenza di clienti in questi primi giorni dell’anno – conclude Marco Mattei titolare del distributore Agip di via Roma –, il governo non doveva togliere le accise a dicembre o, per lo meno, poteva evitare questa nuova ondata di aumenti. Sapevano già da tempo che al dimuire del prezzo di un barile di petrolio, sarebbe corrisposto un aumento delle spese, in termini di viaggio e manodopera, sostenute dalle petroliere. Iniziare il 2023 con gli aumenti che hanno interessato diversi settori non è il massimo. I clienti ovviamente hanno notato la differerenza e non possono esserne contenti".