LORENA CELLINI
Cronaca

"Case pronte e non affidate. Noi viviamo nella muffa"

La rabbia di una mamma: dobbiamo stare in mezzo all’umidità, con un impianto elettrico pericoloso, perché gli alloggi Erap ancora non vengono sbloccati .

La situazione di un’abitazione popolare

La situazione di un’abitazione popolare

Le case Erap di via Marchetti, ancora senza graduatoria, non possono essere assegnate nonostante ultimate. Intanto, famiglie che nella vecchia graduatoria occupano i primi posti per ottenere alloggi ad affitti agevolati sono costrette a vivere in appartamenti inagibili. Ma, la burocrazia resta sorda e le case popolari restano chiuse. È la storia di M. G., cinquantenne, un Isee appena sufficiente per tre figli da crescere, di cui due minori, e con la muffa da combattere ogni giorno: in cucina, nelle camere da letto, in bagno. Nell’abitazione in cui vive, al civico 17 di via Battisti, il 18 settembre pioveva dai soffitti in tutte le stanze mentre imperversava un nubifragio. Lei chiama i vigili del fuoco e dopo il sopralluogo i locali vengono dichiarati inagibili. Con i tre figli è costretta ad uscire e ad affidarsi ai Servizi sociali che le assegnano camere in B&B. Ne cambiano due, a Fontespina. "L’ultimo, una sola stanza per quattro persone - racconta - che abbiamo dovuto lasciare il 2 novembre, nonostante sapessimo di poter restare fino al 4, perché il Comune non garantiva più il pagamento nonostante ce lo avesse assicurato, quindi con l’unica prospettiva di spostarci in un altro B&B fuori Civitanova Alta, ma siamo senza auto e la sistemazione era lontana da fermate del bus e dalla scuola del più piccolo dei miei figli, che frequenta l’Annibal Caro in via Mandela. Ho rinunciato e sono tornata nella casa inagibile, in mezzo alla muffa che ha impregnato materassi, cuscini, vestiti. Che dovevo fare?".

Intanto il figlio dodicenne fa i conti con problemi respiratori, certificati da un pediatra. "È una situazione inaccettabile – lamenta – e ne ho parlato con il sindaco e più volte con i servizi sociali. Il proprietario di casa mi ha inoltre inviato una lettera con cui comunica la scadenza del contratto a gennaio, ma in Comune mi dicono di stare tranquilla perché con figli minorenni nessuno mi manderà fuori. E nel frattempo continuo a stare tra la muffa?". In quell’abitazione è peraltro in arretrato da tempo con l’affitto. "A giugno 2023 – spiega – dovevano fare lavori di sistemazione, ma non sono mai iniziati e dovrei pagare l’affitto? Dobbiamo vivere in mezzo all’umidità, con un impianto elettrico pericoloso, mentre non vengono sbloccate le case dell’Erap e quando li chiamo mi dicono che è il Comune a dover velocizzare le pratiche". Per via Marchetti venerdì si è riunita la commissione per la formazione della graduatoria provvisoria, invece nessuna notizia del bando per le case popolari, anche quelle di via Cagni. "La risposta del Comune – riferisce – è che gli alloggi non sono disponibili perché vanno sistemati, ma Erap dice che mancano lavori minimi. Qualcuno se la sta prendendo comoda mentre noi, e famiglie come la mia, viviamo in emergenza ed è intollerabile".