
Lo ha previsto la Corte dei conti per la vicenda del mancato incasso della Tari relativa ai rifiuti ospedalieri.
Il Comune procede al recupero delle somme definite dalla sentenza della Corte dei conti nel procedimento che prevede la restituzione a Palazzo Sforza di 200mila euro, a titolo di risarcimento della tassa rifiuti non riscossa dalla azienda sanitaria, per i rifiuti ospedalieri. Con sentenza emessa dalla seconda sezione giurisdizionale di appello della Corte dei conti, in due sono stati condannati a restituire all’amministrazione parte dell’importo non riscosso e per il quale, a entrambi, sono state imputate responsabilità contabili. I provvedimenti di condanna sono stati emessi a carico di Alessandro Brandoni, ex presidente della Civita.s, la società comunale che gestisce i tributi, e che dovrà rifondere 150mila euro, e dell’ex dirigente del settore bilancio comunale, Marco Passarelli, chiamato a restituirne 50mila. Per la procedura di recupero del credito la giunta ha affidato l’incarico all’avvocato Diego Cuccù (foto), che ha presentato una parcella di 6.427 euro. Il Comune si era costituito parte civile nel processo davanti alla Corte dei conti sul mancato introito di 375mila euro della tassa rifiuti ospedaliera, non versata tra il 2006 e il 2011. La sentenza ha prosciolto due ex amministratori, Tommaso Corvatta e Giulio Silenzi, dal 2012 al 2017 erano sindaco e di vicesindaco, e prosciolte anche le dipendenti comunali Anna Rinaldelli e Maria Luisa Melatini, che erano nel Cda della Civita.s, e la dipendente della Civita.s Lusi Fattori. Condannati invece Brandoni e Passarelli, che dovranno rifondere il danno erariale. Una vicenda che al Comune ha comportato già una spesa, in incarichi legali, per le costituzioni in giudizio, sempre gestite dall’avvocato Cuccù e pari al momento a circa 100mila euro.