Colpito in testa da un ramo spezzato. Operaio muore poco dopo il ricovero

Il 63enne Doriano Maggiori di Apiro era impegnato nella pulizia degli argini del Potenza a San Severino. L’infortunio lunedì mattina: portato in eliambulanza a Torrette, è spirato dopo cinque ore di agonia.

Colpito in testa da un ramo spezzato. Operaio muore poco dopo il ricovero

Colpito in testa da un ramo spezzato. Operaio muore poco dopo il ricovero

Purtroppo non ce l’ha fatta Doriano Maggiori, l’operaio 63enne di Apiro che lunedì era rimasto vittima di un infortunio sul lavoro. L’uomo era impegnato nella pulizia degli argini del Potenza in località Valle dei Grilli, tra San Severino e Castelraimondo. Ma quando ha tagliato un albero, questo è finito contro i grossi rami di una pianta vicina, che si sono spezzati colpendolo in pieno. Per soccorrerlo, era stato necessario chiamare i vigili del fuoco, che lo avevano liberato e affidato al personale sanitario del 118. Di corsa era stato portato ad Ancona, con l’eliambulanza, in condizioni critiche. E dopo cinque ore il suo cuore ha smesso di battere. Sono stati fatali l’emorragia cerebrale e il trauma cranico causati dall’impatto del ramo su di lui. A San Severino erano arrivati anche i carabinieri e gli ispettori del Servizio prevenzione e vigilanza negli ambienti di lavoro dell’Ast. Dai primi accertamenti, sarebbe emerso che la ditta per cui lavorava Maggiori aveva predisposto tutte le misure di sicurezza per il personale, rispettando le regole specifiche del settore, ma nulla è servito contro quell’imprevisto.

"Una disgrazia che in Apiro ha destato tanta commozione e una sincera partecipazione al dolore d’una famiglia esemplare per ammirevole operosità". Il sindaco Ubaldo Scuppa sintetizza così la sensazione che nel paese ha destato la morte di Doriano Maggiori. "Si può dire – aggiunge Scuppa – che in quanto gli è accaduto, la sfortuna ha avuto un ruolo determinante: lui era un esperto del mestiere, ha fatto il boscaiolo, purtroppo quel grosso ramo lo ha colpito tra il capo e il petto. È rimasto subito in coma. La salma è deposta nell’obitorio dell’ospedale di Torrette: sembra che si voglia eseguire l’autopsia, quindi non sappiamo ancora quando verrà celebrato il funerale. Intanto i suoi cari hanno provveduto a far preparare il loculo nel nostro cimitero". Maggiori era molto conosciuto e stimato "Affabile, gentile, appassionato cacciatore – ricorda Scuppa – insieme a un gruppo di amici, era anche disponibile per dare una mano nelle iniziative paesane. Era veramente una persona che si faceva voler bene". Lascia la moglie Luciana e i figli Matteo e Silvia.

Paola Pagnanelli

Gianfilippo Centanni