Condannato per spaccio Ma l’albanese resta libero

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Quindici chili di droga – tra marijuana e cocaina – erano stati trovati nel suo garage a Montecosaro. Per questo, accusato di spaccio, è stato condannato a sei anni di carcere un albanese 31enne, Alban Bafti. Intanto però l’uomo è tornato in libertà. L’albanese era arrivato in città nel 2017 (precedenti a Frosinone). Da subito i militari di Montecosaro e Civitanova avevano iniziato a tenerlo d’occhio, e la sera del 22 febbraio 2018 lo avevano fermato mentre era in giro in auto in viale Europa. Addosso, l’albanese aveva 6 grammi di marijuana. A quel punto le pattuglie erano andate a casa sua, senza però trovare nulla tranne un paio di chiavi: Bafti aveva sostenuto che fossero di un altro appartamento che aveva a Roma. Ma i carabinieri, vedendolo nervoso, non ci avevano creduto e avevano provato a usare quelle chiavi sotto al palazzo, in garage. L’intuizione si era rivelata giusta: così erano saltati fuori un borsone con nove pacchi sigillati, per un totale di nove chili di marijuana, e altri sei panetti per oltre 4 chili e mezzo di cocaina; nel secondo garage era stato scoperto un laboratorio per il confezionamento dei pacchetti e dosi per lo spaccio al minuto, un altro chilo di marijuana, tre sacchetti con altri 400 grammi di cocaina, quattro chili di sostanze da taglio, due bilance, un essiccatore e un cromatografo. Così Bafti era finito in manette. L’altro giorno per l’albanese si è tenuta l’udienza preliminare in tribunale a Macerata. Difeso dall’avvocato Giuliano Giordani, ha chiesto il processo con il rito abbreviato, e il giudice Claudio Bonifazi, accogliendo la richiesta del pm Claudio Rastrelli, ha condannato Bafti a sei anni di reclusione. Ora l’albanese, che comunque è libero, potrà fare appello contro la sentenza.