REDAZIONE MACERATA

"Conflitto di interessi sul premio Gigli d’Oro"

Recanati Insieme contesta il contributo dato dal Comune a una associazione gestita dall’assessore Pelati con la madre

Antonio Bravi, ex sindaco e capogruppo della lista Recanati Insieme in consiglio comunale

Antonio Bravi, ex sindaco e capogruppo della lista Recanati Insieme in consiglio comunale

In vista dell’assegnazione del Gigli d’Oro al soprano Raina Kabaivanska, in programma domani pomeriggio, le polemiche politiche a Recanati s‘intensificano. L’iniziativa, organizzata dalle associazioni Controvento e Gigliana, ha ricevuto un contributo di 1.500 euro dal Comune. Ma la lista di opposizione Recanati Insieme, guidata dall’ex sindaco Antonio Bravi, solleva dubbi sulla gestione dei fondi pubblici e sul possibile conflitto d’interessi. Secondo il gruppo politico di opposizione, l’associazione beneficiaria del contributo risulta legata alla famiglia dell’assessore alla cultura Pelati e, nonostante quest’ultimo, con sua madre Laura Borgognoni, si sia dimesso a luglio scorso, sul sito dell’associazione continuano a comparire i loro nomi come presidente e vice presidente. A sollevare ulteriori perplessità è il fatto che sulla locandina dell’evento compaia un numero di telefono associato al nome della madre dell’assessore, e questo suscita ancor più sospetti su una possibile gestione familiare dell’associazione. Recanati Insieme critica anche la modalità con cui è stato assegnato il contributo, senza un bando pubblico e con la presenza dell’assessore Pelati nella discussione della delibera: pur non condividendo le scritte comparse in città, che giudica cariche d’odio, per il gruppo politico è necessario che le decisioni amministrative siano trasparenti e rispettino le regole democratiche.

La lista Recanati Insieme ribadisce di voler vigilare sull’operato della giunta mantenendo una "sana e robusta opposizione" nel rispetto delle regole e senza ricorrere a toni personali o vendette politiche. Insomma un "casus belli" che continua a far parlare anche in maniera pesante, come le diverse scritte comparse in questi giorni sui muri della città: un gesto dal quale ha preso le distanze nei giorni scorsi il capogruppo del Pd, Andrea Marinelli: il Dem ha biasimato una simile iniziativa che per lui non ha nulla a che fare con un confronto politico leale e democratico.

Asterio Tubaldi