Covid Macerata, il giorno più nero: stop agli interventi a Civitanova

Record di morti in 24 ore nelle Marche: sono 20. Attivati altri 7 letti al Covid Hospital, scoperti i reparti ordinari: garantiti solo gli interventi urgenti

Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta, ha sospeso tutte le operazioni

Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta, ha sospeso tutte le operazioni

Macerata, 20 marzo 2021 - Sospese tutte le attività operatorie a Civitanova, fatta eccezione per le urgenze. È la misura drastica che Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3, è stata costretta a prendere per attivare ulteriori sette posti letto al Covid Center di Civitanova, completando il quinto modulo. Non c’erano alternative, visto che il problema è legato all’insufficienza di personale: più se ne sposta alla Fiera, più se ne sottrae agli altri ospedali, visto che il Covid Hospital grava esclusivamente sull’Area Vasta 3. Naturalmente, la causa prima che ha determinato questa situazione è stata l’impennata dei contagi e la conseguente pressione sulle strutture sanitarie, che è andata crescendo sempre di più.

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In provincia ieri i ricoveri sono rimasti fermi a quota 151, ma con 34 persone in pronto soccorso (16 a Civitanova 18 a Macerata) per un totale di 185 pazienti Covid (due settimane fa erano 139). Unico dato confortante quello delle persone in quarantena, diminuite da 4.485 a 4.176, 309 in meno, 3.237 asintomatiche e 939 sintomatiche, 55 gli operatori sanitari coinvolti. Ieri nelle Marche è stato registrato il numero più alto di morti in un giorno: venti persone, quattro delle quali in provincia di Macerata. Si tratta di un uomo di 58 anni di Civitanova e di una donna di 56 anni di Matelica (Giancarlo Vallesi e Daniela Traballoni, di cui abbiamo riferito ieri), di un uomo di 77 anni di Macerata e di una donna di 79 anni di Cingoli. Dopo 15 giorni di crescita costante, il quadro regionale registra una diminuzione dei ricoveri, da 891 a 890: è solo uno in meno, ma va colto come una speranza di inversione di tendenza. Vedremo oggi se sarà così. Certo è che le ultime due sono state settimane di fuoco per il sistema sanitario regionale. Dal 4 marzo in poi, quando i ricoveri erano 645, c’è stato un aumento medio di 16 persone al giorno con un picco il 13 marzo (29 in più), per una crescita di 245 ricoveri. Nello stesso periodo i pazienti in terapia intensiva sono passati da 87 a 141, 54 in più.

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Gli altri dati di ieri segnalano una diminuzione delle persone in isolamento domiciliare, da 9.252 a 9.145 (107 in meno), come pure gli attualmente positivi (isolamento domiciliare più ricoverati), da 10.143 a 10.035 (108 in meno). Il numero di dimessi/guariti sale da 68.188 a 69.109, 921 in più. In calo da 21.571 a 20.987, 584 in meno, il numero delle persone in quarantena. Sono stati testati 5.975 tamponi: 3.463 nel percorso nuove diagnosi (di cui 893 nello screening con percorso antigenico) e 2.512 nel percorso guariti, con un rapporto positivi/testati pari al 23,7%. I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 822: 153 in provincia di Macerata, 279 ad Ancona, 202 a Pesaro-Urbino, 75 a Fermo, 83 ad Ascoli e trenta residenti fuori regione.