
Il Comune di Macerata chiede lo stato di emergenza. "Abbiamo danni per milioni di euro – spiega l’assessore Paolo Renna – tra scuole, edifici privati, ponti delle strade secondarie da rivedere, smottamenti da mettere in sicurezza". Protezione civile, polizia locale e anche l’assessore Renna fino alle 5 di mattina, ieri, per poi riprendere alle 7, hanno dato una mano a chi era alle prese con esondazioni e allagamenti. La conta dei danni è appena iniziata. A Macerata, hanno avuto le conseguenze peggiori Sforzacosta e Villa Potenza. Già da lunedì sera e poi anche ieri il servizio tecnico comunale ha effettuato i sopralluoghi nelle scuole Anna Frank e Helvia Recina a Villa Potenza, e Natali e Liviabella a Sforzacosta. La porzione della corte esterna della Liviabella è allagata e il piano seminterrato, sede di diverse associazioni, è danneggiato e inutilizzabile, la centrale termica e l’impianto elettrico non funzionano. Visti i tempi per il ripristino delle condizioni di sicurezza, il sindaco Sandro Parcaroli ha firmato un’ordinanza per la chiusura della scuola ieri e oggi. Alla Natali, dopo i controlli del gestore della centrale termica, da oggi si torna in classe, così come nelle scuole Frank e Helvia Recina di Villa Potenza. Nelle due frazioni, lunedì sono esondati i fossi Narducci, Ricci e Trodica e il canale dell’Enel (Vallato), con danni alle abitazioni e strade chiuse. Ieri è rimasta chiusa solo quella che da Santo Stefano sale agli orti di Trodica e scende in contrada Furiasse. Una famiglia con padre, madre e due bambini è stata evacuata a Sforzacosta ed è ospitata in una struttura. I cittadini sono invitati a contattare il Coc (348.1556674) o la polizia locale (0733.256346) per liberare scantinati e garage da oggetti, fango e detriti. "Sono caduti in 30 minuti 90 millimetri di pioggia e questo evento eccezionale ha causato notevoli problemi", hanno commentato il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore Renna, che ringraziano polizia locale, protezione civile, associazioni, volontari e la struttura comunale per l’impegno.
Paola Pagnanelli
