Elezioni, Pecora unico candidato. Si rischia il commissariamento

Quella dell’attuale sindaco è al momento l’unica lista presentata: "Preferirei che ce ne fosse un’altra".

Elezioni,  Pecora unico candidato. Si rischia il commissariamento

Elezioni, Pecora unico candidato. Si rischia il commissariamento

"Tutto può ancora accadere visto che la scadenza è l’11 maggio. Al momento, però, non c’è un’altra lista oltre a quella di cui sono candidato sindaco: non c’è ufficialmente, perché non è stata presentata e, a quanto ne so, non c’è neppure informalmente". Rolando Pecora, sindaco uscente di Montelupone, e ricandidato alle amministrative di giugno, commenta il possibile scenario anomalo che sembra profilarsi. "Sinceramente – sottolinea – preferirei che ci fosse un’altra lista, affinché si sviluppi un confronto e una sana competizione attraverso la quale i cittadini possano fare la loro scelta. Se, però, non ci sarà, credo che bisogna evitare che il Comune venga commissariato. C’è un importante lavoro da continuare, in particolare opere pubbliche già avviate o da avviare per circa 20 milioni di euro". Se ci sono due liste, nessun problema: vince chi prende anche un solo voto in più. Ma se c’è una lista sola? "Se una situazione del genere venisse confermata alle ore 12 dell’11 maggio – spiega Pecora – il quadro cambia completamente. Perché la votazione sia valida, infatti, occorre che partecipi al voto almeno il 40% dei 2.661 elettori, cioè almeno 1.064 nostri concittadini e che, nello stesso tempo, almeno il 50% più 1 dei votanti esprima la sua preferenza per l’unica lista disponibile".

A guardare le ultime elezioni comunali (2019), quando votarono in 2.099, 1.291 dei quali (il 64,36%) espresse il consenso per la lista dell’attuale sindaco, non ci dovrebbero essere problemi. Ma negli anni l’affluenza alle urne è diminuita e la presenza di una sola lista potrebbe indurre verso l’astensione. "È chiaro che le condizioni per la validità dell’elezione, cioè che vada al voto almeno il 40% degli elettori e che il 50% più 1 di questi si esprima a favore della lista, devono sussistere contestualmente, altrimenti si va al commissariamento del comune. E sarebbe un vero peccato, con conseguenze negative per il paese", conclude Pecora.