
Il botanico Fabio Taffetani
Domenica si è tenuta, nella cooperativa sociale "Terra e Vita" di Chiarino, la presentazione del 29esimo corso di primo livello e del manuale di riconoscimento delle erbe spontanee. "È una grande soddisfazione – dice il botanico Fabio Taffetani, già ordinario di Botanica Sistematica all’Università Politecnica delle Marche nonché fondatore e direttore dell’Accademia delle erbe spontanee – essere arrivati a questa nuova edizione del corso, che stavolta si terrà dal 15 marzo al 15 giugno, a cui si aggiungono, ogni anno, novità e partecipazioni attive".
In che località avete tenuto i precedenti corsi?
"A partire dal primo tenuto nel giugno 2007 a Monte San Pietrangeli e fino al pre Covid, siamo stati a Montefiore dell’Aso, Civitanova, Montottone, Parco del Conero, Petritoio, San Benedetto, Magliano di Tenna, Moie di Maiolati Spontini, Castel Trosino, Grottammare, Camerino e altro. Dopo il Covid, le lezioni in presenza sono state sostituite con la modalità on line. Perciò ora il corso di primo livello 2025 si articola in 14 escursioni domenicali e 20 appuntamenti online per due volte a settimana in orario 21-23. All’interno di questo orario si terranno due lezioni di differente argomento e relatore".
Quali sono le nuove scommesse?
"Quest’anno puntiamo a fare anche il corso di secondo livello che non ha cadenza annuale, perché più impegnativo e, sono un inguaribile ottimista, ipotizziamo anche un terzo livello".
Quali sono le maggiori novità oltre al corso di riconoscimento?
"Novità è il corso di cartografia della flora spontanea che si terrà in orario antecedente agli ormai storici "giovedì dell’orto" iniziati la scorsa settimana e che si concluderanno il 29 maggio, sempre all’orto botanico Selva di Gallignano".
È appena uscita la pubblicazione a cura dell’Accademia e della Società Botanica italiana. Si tratta dell’aggiornamento del manuale di riconoscimento di erbe spontanee di interesse alimentare dedicato al territori dell’Italia Centrale. Che differenze ci sono rispetto alle precedenti edizioni?
"Questa è in formato tascabile, con copertina ad aletta, una delle quali dotata di righello. Il tutto realizzato in grammatura più pesante per renderlo maggiormente resistente. Abbiamo anche aggiunto l’indice delle famiglie. È un volumetto che nasce dall’esigenza di riconoscere in campo le principali specie di erbe spontanee oggetto di un primo accurato lavoro pubblicato nel 2005 dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata poi ristampata nel 2019 dalla nostra Accademia con il titolo "Rugni, speragne e crispigne" di cui eredita le finalità pratiche ampliando da 30 a ben 70 le specie inserite nella ‘chiave di riconoscimento’ che è stata migliorata".