
Il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Belvederesi
In avvicinamento al consiglio comunale di martedì, Fratelli d’Italia sgancia la bomba destinata a far detonare il problema dell’urbanistica. Un documento firmato dal presidente provinciale Massimo Belvederesi e dal responsabile cittadino Igori Pettinelli mira a chiarire la posizione, critica, del partito rispetto alle varianti che saranno portate in aula e sulle quali FdI si è spaccato nelle votazioni precedenti. In ballo, per l’esame delle osservazioni e per l’adozione definitiva, ci sono i progetti del nuovo supermercato in via Costamartina (immobiliare Cristallo) e del nuovo insediamento industriale al confine con Montecosaro (Agriforest). Dentro al centro destra stanno facendo i conti, alla luce di possibili voti contrari e di assenze. E in questa fase FdI, con Belvederesi e Pettinelli, ribadisce "la propria contrarietà a una politica urbanistica disarmonica e incoerente con le esigenze attuali del nostro territorio. La nostra visione è incentrata su uno sviluppo rispettoso delle risorse ambientali e dell’equilibrio urbano, in linea con la recente normativa regionale, volta a promuovere un’urbanizzazione sostenibile". "Crediamo ovviamente – prosegue la nota – nel rapporto costruttivo tra l’amministrazione e privati, purché lo stesso sia fondato su un autentico interesse pubblico, in funzione di una più ampia e organica riorganizzazione territoriale. Sarà questa la posizione di Fratelli d’Italia nel corso del consiglio comunale".
La questione dell’interesse pubblico delle due varianti è centrale e ha già minato la compattezza della maggioranza in commissione urbanistica: in quella sede Roberto Pantella, capogruppo di FdI, si è espresso in maniera contraria sia sulla Cristallo che sulla Agriforest, e con Paola Campitelli (di Civitanova Unica) invece astenuto su Agriforest. Occhi adesso puntati sull’aula e sul gruppo di Fratelli d’Italia, alle posizioni che prenderanno Paolo Nori, Gianluca Crocetti, Andrea Ruffini e Roberto Tiberi. Già una volta Pantella è rimasto solo sulla posizione del no, ma adesso è arrivato il richiamo del partito a chiarire la linea da tenere sulle due varianti.
Su quanto accadrà in consiglio c’è attenzione anche da parte dei 4mila cittadini che hanno firmato una petizione per chiedere all’amministrazione comunale di non portare avanti i progetti, criticati per il loro impatto sul tessuto sociale, sul quello urbanistico e sull’assetto viario della città.
Lorena Cellini