PAOLA OLMI
Cronaca

"Fico degli Ottentotti, una seria minaccia alla vegetazione locale"

Il Carpobrotus, fico degli Ottentotti, minaccia la biodiversità costiera a Porto Potenza. Esperta chiede interventi urgenti per contrastarne l'invasività e proteggere le specie autoctone.

Fiori color magenta, foglie succulente, attecchimento sicuro e riproduttività senza ostacoli sono il sogno di qualsiasi giardiniere. Gli stessi fiori sono l’incubo per gli studiosi che, dopo anni di ricerche, sono arrivati a individuare in questa specie una delle più gravi minacce alla biodiversità a livello mondiale. Chi è l’inquisito? Il Carpobrotus, originario dell’Africa e conosciuto come fico degli Ottentotti. Lo spiega il maceratese Fabio Taffetani, docente di botanica all’Università politecnica delle Marche, presidente dell’Accademia delle erbe spontanee, direttore del giardino botanico di Gallignano e socio della Società botanica italiana. "Il Carpobrotus – spiega – è riconosciuto come varietà esotica invasiva da contrastare perché mette in crisi la nostra vegetazione costiera, già in condizione precarie. L’area floristica protetta litorale nord di Porto Potenza Picena è una delle poche dove ci sono ancora elementi interessanti di vegetazione autoctona. Purtroppo la zona è in fase erosiva dal punto di vista dell’equilibrio della costa quindi la situazione non è tranquilla".

È stato lì di recente?

"Sì e ho osservato numerose specie, alcune diventate poco comuni. Quella zona è ricca di biodiversità ed è un tesoro da proteggere. Mi sono poi imbattuto in un esteso prato di Carpobrotus edulis, che sta facendo scomparire le specie autoctone".

Un’esuberanza pericolosa?

"Esattamente. Non ha senso tollerare che non si facciano interventi volti a estirparla. A questo punto è diventata pericolosa anche culturalmente: c’è chi è andato a piantarla e l’azione è stata eseguita da un ente pubblico. Non solo non si fanno interventi di controllo, ma addirittura si pianta una specie pericolosa: un suicidio ambientale".

In molte zone costiere si sta eliminando questa pianta.

"È l’unica cosa da fare. Il Carpobrotus rappresenta una minaccia ecologica irreversibile. Il problema è che è una pianta difficile da eliminare perché aggressiva. Qui ha trovato dalle nostre parti un ambiente ideale per la riproduzione. È grave oggi non sapere che questa pianta porterà alla sopraffazione e inserirla come innocua pianta ornamentale".

La soluzione?

"Possono essere scelte piante più funzionali anche se meno vistose ,ma con il criterio della ricostruzione di un ambiente, non dell’esposizione cromatica".