
L’anziano ha chiamato i carabinieri
"Sono un carabiniere, sua figlia ha investito con l’auto una bambina di tre anni". Ma l’anziano, una delle tante vittime prese di mira in questi ultimi mesi da truffatori senza cuore, non ci casca.
Una telefonata di questo tenore nel pomeriggio di qualche giorno fa ha ricevuto ottantenne, che vive nelle vicinanze del campo sportivo a Montecosaro Alto. Erano circa le 15.30 quando qualcuno ha chiamato il numero di casa dell’anziano, spacciandosi per un carabiniere. Il sedicente militare ha chiesto informazioni sulla figlia dell’anziano. Poi a un certo punto ha detto che la donna aveva investito con la sua auto una bambina di tre anni, e che era necessario risolvere la cosa in qualche modo. Ma l’anziano ha mangiato la foglia e ha chiesto al finto carabiniere quale fosse il modello dell’auto della figlia, visto che poco prima il presunto militare aveva detto di trovarsi sul luogo del drammatico incidente. Quando il truffatore ha esitato nel rispondere, pensando di cavarsela con un banale "la sua", l’anziano lo ha mandato a quel paese e ha buttato giù la cornetta. E così il tentativo di truffa è sfumato. Poi l’ottantenne ha composto il numero dei carabinieri, quelli veri, della stazione di Montecosaro, segnalando l’accaduto. A casa dell’anziano, poco dopo, è arrivata una pattuglia per acquisire la sua testimonianza.
Questa volta è andata bene, ma sono sempre più numerosi i casi in cui anziani soli, purtroppo, finiscono nel mirino di malviventi ai quali consegnano denaro o gioielli custoditi in casa. La truffa più gettonata, numeri alla mano, a livello provinciale è proprio quella del finto carabiniere che chiama al telefono o si presenta a casa di anziani, che spesso vivono soli.
L’attenzione da parte dei militari dell’Arma sul tema è sempre molto alta e, di recente, sono anche stati organizzati incontri rivolti proprio ai cittadini per prevenire episodi di truffe.
Chiara Marinelli