Gli ottant’anni di Ferretti "Solo Macerata lo ignora"

Miliozzi: "Il Comune non si è accorto della grandezza del suo cittadino più illustre" .

Gli ottant’anni di Ferretti  "Solo Macerata lo ignora"

Gli ottant’anni di Ferretti "Solo Macerata lo ignora"

di Chiara Gabrielli

"Tutti vorranno andare a Macerata dopo aver letto questo libro". Così Alessandro Boschi della trasmissione radio Holliwood party e il riferimento è a "Immaginare prima", autobiografia dello scenografo maceratese tre volte premio Oscar Dante Ferretti, scritta con David Miliozzi. Ferretti, che domenica ha compiuto 80 anni, è celebrato in tutto il mondo: "L’unica che sembra non accorgersi della grandezza del suo cittadino più illustre è l’amministrazione comunale – sottolinea Miliozzi –. Macerata è la città dell’università, dell’Accademia, della Fondazione Carima, delle scuole, tra cui il liceo artistico che frequentò (all’epoca scuola d’arte e mestieri). È la città dello Sferisterio e il connubio tra Ferretti e l’arena la rilancerebbe a livello internazionale. Tutti vogliono valorizzare la sua opera e per questo stanno lavorando. Tutti tranne il Comune. Ora ci sono i soldi del Pnrr ma manca un progetto, che invece è necessario e urgente, di sviluppo culturale, turistico ed economico. Anziché pensare alle piste da sci in sintetico, sarebbe più intelligente occuparsi di questo". Mentre dal Comune non arrivano ancora segnali per organizzare la presentazione del libro, non si è fatto nulla nemmeno del museo: "In tanti vengono a Macerata e chiedono di un museo Ferretti, che però non c’è – spiega Miliozzi –, nonostante la ripetuta disponibilità dichiarata dal maestro. A Palazzo Ricci c’è un nucleo di opere, la Fondazione Carima è l’unica che vi ha investito, mentre da parte della politica ancora nessun segnale. Erano stati individuati l’ex Banca d’Italia e l’ex Cinema Corso, Ferretti aveva fatto il sopralluogo e aveva idee per allestimenti in entrambi. Ha anche ideato un percorso turistico a Macerata". Ferretti, costumista oltre che scenografo, "rappresenta l’eccellenza del Made in Italy nel mondo e tramite la sua figura si possono valorizzare realtà del territorio legate alla manifattura". Nel libro Ferretti rivive le sue origini nella Macerata del dopoguerra e del boom, poi il racconto di Miliozzi della carriera e dei rapporti coi più grandi come Pasolini, Fellini, Burton, Zeffirelli, Petri, Scorsese.