SEBASTIANO VEROLI
Cronaca

"Hanno paura di perdere i loro privilegi"

"L’acqua non è un affare per pochi: è un diritto. E il diritto si difende con la verità e con...

"L’acqua non è un affare per pochi: è un diritto. E il diritto si difende con la verità e con il coraggio di denunciare il marcio. Il tempo delle scuse e dei teatrini è finito. Ora servono responsabilità, rigore e una visione che metta il bene comune sopra ogni interesse personale. Altrimenti, il rischio è che a morire di sete non sia solo l’acqua pubblica, ma anche la nostra democrazia". È il duro atto di accusa della delegazione del Movimento 5 Stelle, guidato dai consiglieri comunali Roberto Cherubini e Roberto Spedaletti, che ieri ha partecipato all’assemblea dell’Ato 3, convocata per la "presentazione e discussione della relazione del tavolo tecnico sulla costituzione del gestore unico del servizio idrico integrato". "Quello a cui abbiamo assistito – scrivono i pentastellati di Macerata – ha dell’incredibile. Il presidente dell’assemblea, Alessandro Gentilucci, ha aperto i lavori comunicando che la relazione era stata trasmessa solo pochi minuti prima, un modo di fare che è un insulto all’intelligenza e alla partecipazione democratica. Nessun consigliere, sindaco o assessore ha potuto leggerla, comprenderla, valutarla. Non solo. Il "tecnico" del tavolo ha illustrato il cronoprogramma via computer portatile: l’audio del suo intervento veniva trasmesso tramite un microfono rivolto verso una cassa gracchiante, come in una barzelletta sugli anni ‘80. Una scena grottesca, una mancanza di rispetto per i sindaci presenti e un’offesa per la comunità intera". La verità, secondo il Movimento 5 Stelle, è che c’è chi rema contro il gestore unico, perché teme di perdere poltrone, consulenze, ruoli dirigenziali. "Le fusioni fanno paura perché ridurrebbero i centri di potere, i privilegi costruiti negli anni. I dipendenti verrebbero mantenuti – come è giusto – ma le dirigenze e le consulenze superflue sarebbero drasticamente ridimensionate. È forse questa la vera ragione delle resistenze? Un affronto a chi paga tariffe sempre più alte per un servizio spesso inefficiente. La costruzione del gestore unico va fatta nei tempi previsti dalla legge, con piena condivisione e partecipazione dei rappresentanti democratici, non decisa da pochi tecnici chiusi nelle stanze del potere".

f. v.