Il cimelio musicale di Lauro Rossi: "Una cordata per riportarlo in Italia"

Libreria di New York mette in vendita un autografo su un’opera del 1852. Appello della musicologa Ciarlantini .

Il cimelio musicale di Lauro Rossi: "Una cordata per riportarlo in Italia"

Il cimelio musicale di Lauro Rossi: "Una cordata per riportarlo in Italia"

"Sarebbe bello e utile che le istituzioni culturali maceratesi – comunali e provinciali – unitamente a qualche buon mecenate privato o meglio ancora ad una cordata congiunta, trovassero – in brevissimo tempo – poco più di diecimila euro per acquistare un cimelio musicale del grande maestro Lauro Rossi, al quale è intitolato il teatro del capoluogo in piazza della Libertà. "Maceratese illustre", Rossi ha diretto il Conservatorio di Milano e di Napoli". L’appello porta la firma della pianista e musicologa recanatese Paola Ciarlantini, autrice di molti saggi, dal momento che la prestigiosa "Libreria antiquaria musicale Lubrano" di New York vende (Catalogo 101, n. 60) un autografo di un’opera di Lauro Rossi, "Le Sabine", rappresentata al "Teatro alla Scala" di Milano il 21 febbraio 1852. "Data l’importanza dell’autore e l’assoluta unicità del pezzo – afferma la prof Ciarlantini – il prezzo richiesto ammonta a 10mila dollari. È una cifra considerevole, ma l’opera autografata le vale tutte. Auspico pertanto che Macerata e le Marche si mobilitino per una cordata finanziaria, affinché un’attestazione del genio di Rossi possa rientrare nella nostra terra e non finire in mani estranee". "Lauro Rossi (nato Macerata nel 1810, morto a Cremona nel 1885) è stato un compositore e didatta di primo piano – spiega Ciarlantini –. Si formò musicalmente al Collegio Reale di Napoli, città dove debuttò come operista nel 1829 con "Le contesse villane". Si distinse subito nel genere comico. Per un decennio operò in America Latina, come autore e impresario. Al ritorno riprese con successo la carriera. Rossi è autore di circa trenta opere (musica sacra e da camera). È ricordato come figura di riferimento nel campo della didattica in quanto da direttore del Conservatorio di Milano (1850-1871) e di Napoli (1872-1878) introdusse numerose innovazioni, molte mantenutesi ancora oggi".