
Sciapichetti (Pd): per la prima volta la votazione non è stata all’unanimità "Non c’è uno straccio di programma, né il curriculum degli amministratori".
"Per la prima volta la destra ha voluto forzare la mano e la votazione finale non è stata unanime, come sempre in passato, ma ha visto 12 Comuni contrari e 7 astenuti. Questa è la vera novità, e Ciarapica guarda il dito e non la luna quando dice che c’è stato il 70 % di favorevoli". Angelo Sciapichetti, segretario provinciale del Pd, va all’attacco sul recente rinnovo del consiglio di amministrazione di Cosmari Srl, che ha posto fine alla gestione unitaria che andava avanti fin da quando il consorzio è nato. E sospetta che dietro si nasconda anche la volontà di far entrare i privati. "Per la prima volta – evidenzia – si è chiesto un voto senza aver presentato uno straccio di programma, per la prima volta non si è sentito neanche il dovere di presentare un minimo di curriculum vitae dei nuovi amministratori. Si è parlato solo di nomi, e a scatola vuota è stata chiesta la fiducia per guidare l’azienda nei prossimi tre anni. Non sappiamo quale idea ha il nuovo cda sugli investimenti, come vuole affrontare la situazione finanziaria, quella del personale, della tariffa puntuale, della raccolta differenziata, del green point ecc. Senza un programma e una visione si va a sbattere". La mancata programmazione di una discarica di appoggio, come noto, ha imposto il trasferimento dei rifiuti in provincia di Pesaro a prezzi elevati, con conseguente aumento della Tari. Secondo Sciapichetti (nella foto), se ci fossero il piano regionale dei rifiuti e coraggio politico, si potrebbe ragionare su un solo impianto al servizio delle province di Macerata, Fermo e Ascoli. Quanto al biodigestore, non sono stati intercettati fondi dal Pnrr e nel frattempo i costi dell’impianto sono quasi triplicati. "Dove pensa di trovare i soldi il nuovo cda? O di fronte allo stato di necessità vuole usare questo grimaldello per fare entrare il privato in Cosmari, cancellando un’esperienza pubblica virtuosa, presa ad esempio anche a livello nazionale", si chiede Sciapichetti, sottolineando che se la situazione impiantistica è a tinte fosche, quella finanziaria non lascia tranquilli vista l’esposizione bancaria di Cosmari. "Di fronte a queste drammatiche criticità – conclude il segretario – il Partito democratico con i propri amministratori e tanti civici aveva proposto una soluzione condivisa ed equilibrata a prescindere dalle logiche di maggioranza, con figure altamente qualificate. Si è preferito invece battere la strada dell’appartenenza partitica e della fedeltà (al governatore Francesco Acquaroli). Non hanno capito che stanno ballando su un Titanic che, Dio non voglia, rischia di affondare, facendo pagare il conto ai cittadini".
f. v.