"Il sogno di fare l’attrice è iniziato a 13 anni"

La jesina Linda Campana studia Giurisprudenza a Macerata e recitazione nella scuola di Riccioni. Questa sera sarà sul palco del Vaccaj

"Il sogno di fare l’attrice è iniziato a 13 anni"

"Il sogno di fare l’attrice è iniziato a 13 anni"

di Sara Ferreri

A 13 anni recita al padre il monologo del film ‘Il buio oltre la Siepe’ di Gregory Peck. Lui resta di stucco e lei gli confessa: "Papà, voglio fare l’attrice". Oggi dopo alcuni anni di palcoscenico e spettacoli è un’attrice in erba, consapevole del proprio talento. Lei è Linda Campana, 19 anni jesina, studentessa in Giurisprudenza all’università di Macerata. Da sempre appassionata di cinema, ha iniziato a studiare recitazione all’età di 14 anni in una scuola di Jesi "Teatro Cocuje", dopodiché tre anni fa ha iniziato a frequentare la scuola di recitazione di Simone Riccioni #Cinemachepassione che tutt’ora porta avanti. Stasera (ore 21,15) al teatro Vaccaj di Tolentino Linda Campana sarà la protagonista dello spettacolo "Ma che problema hai?" già messo in scena con grande successo di pubblico.

Linda Campana, come nasce il suo amore per il teatro?

"Sono sempre stata incuriosita dal mondo del cinema anche grazie alla mia famiglia che mi ha tramandato questa passione. Inizialmente mi sono dedicata a questo poi ho scoperto il teatro che ha un valore aggiunto meraviglioso: il contatto con il pubblico".

Il suo sogno?

"Ho due piani A: la carriera attoriale è il sogno della vita ma sono una persona eclettica e considero l’università un investimento su me stessa. Sogno anche una carriera diplomatica, mi piacciono molto sia i viaggi che le lingue. Per ora dopo il diploma al liceo economico sociale Vittorio Emanuele II a Jesi, mi dedico molto allo studio e al teatro senza preclusioni. Per fortuna ho una famiglia che mi supporta e mi comprende. Già da quel primo monologo di Gregory Peck a mio padre lui mi ha incoraggiato dicendo che secondo lui ero brava e avevo del talento".

Un’attrice a cui si ispira?

"Anna Foglietta: l’ho vista a Riccione nei panni di Alda Merini in ‘La pazza della porta accanto’. Sono riuscita ad avvicinarla e parlarle è stata dolcissima. La considero un punto di riferimento e sogno magari un giorno di ritrovarla sul set e magari ricordare il nostro primo incontro". Nello spettacolo in scena stasera è la protagonista, è stato difficile?

"Diciamo che sono il personaggio che sta più in scena, ma siamo in undici. Faccio la snob: è stato un lavoro complesso anche su me stessa. Si arriva ad estremizzare alcuni aspetti, arrivando quasi allo stereotipo. Stare sempre sul palco richiede molta energia ma il mio personaggio è frizzante".

Dove vede il suo futuro nelle Marche o fuori?

"Non nego che ho pensato di andare fuori, magari a Roma ma a Macerata con Simone Riccioni mi trovo molto bene ed ho molte opportunità. Posso studiare in un’università d’eccellenza e portare avanti la mia passione, stando contemporaneamente anche vicina alla mia famiglia. Per ora non ho motivi per andarmene".