
Un momento dell’iniziativa contro la violenza sulle donne che si è svolta ieri ai giardini Diaz
"La cosa più difficile è stata essere creduta. Subivo una violenza morale, psicologica. Di quelle che non lasciano segni esteriori, anche se la tua anima è tumefatta e tu sei agonizzante nella tua pozza di solitudine". Per la giornata contro la violenza di genere, la consigliera di Parità Deborah Pantana, insieme alla consigliera delegata alle pari opportunità Tiziana Gazzellini, ha organizzato una manifestazione ai giardini Diaz che ha coinvolto alcune classi delle scuole superiori Itas e Ite.
I ragazzi hanno letto ai compagni alcuni racconti di donne che hanno subito violenza fisica, economica e psicologica. Gli scolari hanno indossato un fiocco al petto, rosso "perché simbolo di sacrificio, di sangue". "L’età delle donne che subiscono violenza si abbassa sempre più – ha raccontato Pantana –, così come scende l’età degli uomini violenti. Le donne che subiscono appartengono a tutte le classi sociali, anche medio borghesi". La giornata mondiale contro la violenza di genere è stata voluta dalle Nazioni unite nel 1999. Gazzellini ha spiegato: "Le donne vittime di violenze psicologiche non riescono a denunciare. C’è poi la violenza economica, che annichilisce la volontà di sottrarsi a queste tremende situazioni". Stefania Colotti e Paola Formentini, del gruppo teatrale "El duende", che da anni prepara spettacoli e letture a tema violenza di genere, raccontano: "Ci preme far passare il messaggio che quando c’è violenza non c’è amore. Con il supporto di una psicologa, Antonella Ciccarelli, mettiamo in scena varie sfaccettature della violenza di genere. La Ciccarelli lavora anche con gli uomini violenti, cercando di risalire alle motivazioni che portano a queste condotte. Auspichiamo che le ragazze che subiscono violenza imparino a parlarne". Alla mattinata ai giardini Diaz ha preso parte anche l’assessore alle politiche sociali e vicesindaco Francesca D’Alessandro, che ha raccontato l’operato del Comune su queste problematiche: "Il 25 novembre si susseguono numerose iniziative sulla violenza di genere, fenomeno che purtroppo non si arresta". "Lavoriamo in maniera sistematica e strutturata ad un progetto, "Guardami negli occhi", in collaborazione con le forze dell’ordine e il centro antiviolenza".
"Incontriamo i ragazzi – ha aggiunto –; attraverso un tema, che quest’anno sarà la Madame Butterfly di Puccini, i giovani cercano di far crescere il loro senso critico su questo tipo di tematiche. Il progetto prosegue anche l’8 marzo, quando accogliamo gli studenti in consiglio comunale, per ribadire la vicinanza e l’attenzione delle istituzioni su certi terribili fenomeni".