LUCIA GENTILI
Cronaca

Macerata, l’incubo della famiglia sfollata dopo l’alluvione: “Tutto da buttare, peggio del sisma”

Tolentino, il racconto di Michele Clemente e Mirella Santarelli: oltre un metro d’acqua, abbiamo avuto paura

Michele Clemente con la moglie Mirella Santarelli fuori dalla casa inagibile dopo l’allagamento

Michele Clemente con la moglie Mirella Santarelli fuori dalla casa inagibile dopo l’allagamento

“In sessant’anni che vivo qui è la prima volta che vedo una cosa del genere”, aggiunge Duilio Battellini, che ha entrambi i garage inaccessibili per la frana che scende dalla ferrovia. Ha dovuto ripulire il negozio dal fango Larissa Feliziani di Wal Toush. Le Ferrovie dello Stato sono state allertate per i dissesti lungo la linea ferroviaria in via Bezzecca/Cappellacci dove i treni dovranno transitare a bassa velocità; previsto un intervento di messa in sicurezza nella notte. Tra le zone più colpite, e non è una novità, viale Vittorio Veneto, Trento e Trieste, via Portanova e contrada San Giovanni. Ieri i residenti, come Gabriele Di Litta, stavano spalando il fango. “Il problema è a monte – dice Leonardo Cavalieri, mentre sistema la casa del suocero –, non c’è un argine e il terreno scende. La collina frana”. “Bisogna rifare il collettore fognario e risolvere la problematica sul versante di contrada San Giovanni”, ha aggiunto Emanuele Della Ceca, che l’altra sera con l’escavatore ha cercato di rendere transitabile il percorso. Anche da lui è entrata acqua in casa. Tanti i danni registrati in viale Vittorio Veneto, in particolare al civico 50, dove i vigili del fuoco sono stati impegnati dalle 18.30 a mezzanotte, mercoledì; anche qui auto sommerse dall’acqua nei garage. Ieri sera è tornata la corrente in tutto il palazzo, ma l’ascensore resterà fuori uso per almeno due settimane. Sul posto l’amministratore di condominio Riccardo Sbergami. “I danni sono tanti, anche questa volta, e i residenti sono estenuati”, afferma la presidente del comitato di quartiere Chiara Ramo. Problemi anche per i cantieri post-sisma. Hanno lavorato per liberare il teatro Spirito Santo dall’acqua il parroco don Vito Zecchino, Paolo Domizi e Stefano Sincini componenti del gruppo teatrale Li Spiritusi e Daniele Mari dei Mas Flow.

«Siamo riusciti a salvare i materiali – dichiara l’assessore Fabiano Gobbi, titolare di Gobbi Tappezzerie, già colpito a giugno, due volte nella stessa settimana –. Ma è necessario prendere provvedimenti, anche da un punto di vista urbanistico». In campo l’amministrazione, tecnici e operai del Comune, carabinieri, polizia locale, Protezione civile locale e provinciale con i volontari di Pioraco, il Cosmari per il lavoro di pulizia delle strade, oltre a ditte private. “Stiamo quantificando i danni”, ha concluso l’assessore Flavia Giombetti.