LORENA CELLINI
Cronaca

Inquinamento del Chienti. Scatta un altro esposto

Il comitato dei civici con l’avvocato Luzi chiede di fare chiarezza sulla condotta di Regione, Provincia e Comune: "Il sindaco non ha mai risposto".

Dopo una prima archiviazione sono pronti a continuare la battaglia

Dopo una prima archiviazione sono pronti a continuare la battaglia

Trenta anni con le falde idriche inquinate e ancona nessun colpevole e nessun progetto di bonifica all’orizzonte. Il disastro ambientale, che dal 1997 interessa il Basso Bacino del Chienti, oggetto di un nuovo esposto che comitati civici assistiti dall’avvocato Massimo Luzi, dopo l’archiviazione della prima denuncia hanno ripresentato alla Procura di Macerata per chiedere di appurare le responsabilità amministrative per la mancata bonifica del territorio.

"C’è un problema gravissimo, con un impatto diretto sulla salute dei cittadini e studi scientifici che certificano l’aumento della mortalità, che però non è una priorità", spiega il legale, che si toglie sassolini dalla scarpa rispetto alla prima archiviazione. "L’esposto del 2023 – dice – era documentato ma la magistratura ha tenuto di non ravvisare notizie di reato, però non è stato fatto alcun atto di indagine. Di fronte a questo atteggiamento, di straordinaria superficialità, abbiamo deciso di depositare un nuovo esposto, con ulteriore documentazione".

"Speriamo - continua Luzi - che stavolta vengano fatti approfondimenti perché parliamo di bambini che muoiono per malformazioni, di patologie tumorali che colpiscono soprattutto le donne".

L’esposto del 2023 venne inviato anche alle Procure di Fermo, dove le indagini sono ancora aperte, e di Ancona, che lo ha rimesso a Macerata per competenza territoriale. I nuovi atti ora a disposizione della magistratura maceratese sono stati firmati, oltre che da Luzi, da Paolo Maria Squadroni, ex candidato sindaco della lista Nova Urbs, e da Giuliana Venturini, referente del comitato Civitanova Unita.

"Chiediamo alla Procura di fare chiarezza - dice Squadroni - sulla condotta omissiva delle amministrazioni regionale, provinciali e comunali" e poi chiede conto alla politica "tutta, al sindaco in primis che non ci ha mai risposto, e poi alla destra e alla sinistra, del disinteresse mostrato su una questione importante come questa, che riguarda la salute dei cittadini, così come mi chiedo dove siano state in questi anni le associazioni ambientaliste".

La Venturini riferisce di una ulteriore lettera indirizzata al presidente della Regione, ai presidenti delle Province di Macerata e Fermo e ai sindaci dei Comuni del Basso Bacino del Chienti (Civitanova, Montecosaro, Morrovalle, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare) "a cui faremo richieste precise perché prendano coscienza del problema".