"Io accusato di evadere, invece il commercialista mi derubava"

Imprenditore assolto: ha dimostrato l’estraneità ai fatti

Migration

Era stato accusato di aver nascosto la contabilità per evadere le tasse. Ma in tribunale a Macerata ha dimostrato di aver affidato tutto al commercialista, che poi sarebbe sparito nel nulla con tutti i suoi documenti. Imputato era Salvatore Billa, 52enne siciliano residente a Pieve Torina, e titolare di una impresa edile. In seguito a un controllo della Guardia di finanza nell’estate del 2013, venne fuori che mancava tutta la contabilità della ditta relativa agli anni 2007, 2008 e 2009. Così l’imprenditore fu accusato di averla nascosta per non consentire di ricostruire il giro di affari, e in questo modo non pagare l’Iva dovuta. In tribunale però l’avvocato difensore Tiziano Luzi ha dimostrato, anche grazie a diversi testimoni, che Billa aveva dato tutti i documenti al commercialista Tiziano Morbidoni, all’epoca incaricato di gestire la contabilità dell’impresa edile, e che questi si era incaricato di pagare l’Iva dopo aver ricevuto i soldi dal siciliano. Billa aveva più volte provato a farsi restituire la contabilità dal commercialista, ma a un certo punto non era stato più possibile rintracciarlo. E solo troppo tardi si era scoperto che i soldi per le tasse non erano mai stati versati. Alla fine dell’istruttoria, la procura ha chiesto la condanna dell’imputato, rilevando come ci fosse una responsabilità dell’imprenditore. Invece, come chiesto dall’avvocato Luzi (nella foto), il giudice Andrea Belli ha assolto l’imputato "perché il fatto non costituisce reato".

p. p.