
La partita dell’acqua Via libera al gestore unico per scongiurare i privati
di Paola Pagnanelli
"Confido che entro l’anno riusciremo a raggiungere l’obiettivo". Alessandro Gentilucci, presidente dell’Aato 3 di Macerata, ritiene che nell’ultima riunione dell’assemblea sia stato fatto un passo avanti decisivo per arrivare, dopo anni, al gestore unico del servizio idrico integrato. "I sindaci presenti, che rappresentavano l’84% delle quote – spiega – hanno unanimemente concordato che la scelta da fare sia quella di dare vita a una società consortile alla quale affidare la gestione del servizio". Sulla struttura e l’articolazione di questa società la discussione è in corso, anche perché di essa saranno chiamati a far parte gli attuali diversi gestori, anche se ancora non è stato chiarito in che modo. Ma il principio guida, sottolinea il presidente, è chiaro. "Mantenere la gestione dell’acqua, risorsa primaria e preziosa, in mano pubblica". Ma bisogna fare in fretta: se non si arriva quanto prima al gestore unico, si andrà dritti verso il commissariamento e la messa a gara del servizio, con il rischio concreto che la nostra acqua finisca in mani private, magari anche straniere, con tutto quel che ne consegue. La gestione unica, tra l’altro, consentirà una razionalizzazione dei centri di decisione e dei costi, fattore tutt’altro che trascurabile, considerato che, tenuto conto delle indicazioni di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) lo scorso novembre sono state adeguate le tariffe che, tra 2022 e 2023, hanno prodotto un incremento complessivo di circa l’8%. Aumento dovuto anche, però, alla necessità di fare importanti investimenti sulle reti idriche, visto che in provincia molto condotte sono come un colabrodo: nel territorio dell’Aato 3 ogni anno sono immessi nei 4.500 chilometri di acquedotti circa 40 milioni di metri cubi d’acqua, ma quelli che arrivano a destinazione sono circa 25. In una situazione di "severità idrica" come l’attuale l’attenzione è molto alta. "Monitoriamo costantemente la situazione – conclude Gentilucci –. Non siamo in una situazione di crisi idrica. Le recenti precipitazioni sono state importanti, ma non hanno certo colmato il deficit idrico che si è creato in precedenza". Bisognerà vedere come evolve la situazione, se ci saranno altre piogge e – soprattutto – nevicate, e anche le temperature della prossima estate: se saranno molto alte, il rischio che si crei una situazione di disagio è molto concreto.