La raccolta fondi non decolla "Mi aspettavo più partecipazione"

Non starebbe proprio andando a gonfie vele la raccolta fondi a favore della famiglia di Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano ucciso dal 32enne Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo nel primo pomeriggio di venerdì. L’iniziativa è stata avviata sabato nel negozio di intimo ‘Duin’ ed è proprio in questo punto di corso Umberto I che poco dopo le 14 di venerdì si è consumata una delle pagine più tristi della storia cittadina. Ora, da queste parti, in molti decidono di posare un fiore, di lasciare una dedica o, in un caso, stando alle parole di un cartellone scritto a mano ed impresso sul marciapiede con il nastro adesivo, di "combattere contro l’indifferenza". Dunque, è un viavai di passanti, di curiosi e di indignati: sono pochi, però, coloro che decidono di entrare nell’attività di Laura Latino, da dove, sabato mattina si è aperta una parentesi di solidarietà. "Questi giorni ho visto tantissime persone passare qui – riferisce la commerciante – ma a dare il proprio contributo saranno stati in sei o sette. Sinceramente pensavo qualcosa in più. Si è parlato molti di indifferenza e poi? Non so in quanti abbiano aderito alla raccolta sul conto corrente perché se ne sta occupando un’altra persona. Spero che siano in tanti". L’iban a cui è possibile recapitare il denaro è: IT85N0200869201000106469918.

Francesco Rossetti