La Recanatese si ricarica: "Abbiamo le armi giuste"

Il veterano Raparo, ex della Vis, è fiducioso: "La nostra forza è il collettivo, dobbiamo solo resettare la situazione e con un po’ più di cattiveria ci salveremo" .

La Recanatese si ricarica: "Abbiamo le armi giuste"

La Recanatese si ricarica: "Abbiamo le armi giuste"

Di questa Recanatese Marco Raparo è, indiscutibilmente, una delle colonne, per le sue prestazioni in campo ma anche per la sua presenza nello spogliatoio dove, per quel che ci risulta, il suo atteggiamento è sempre e costantemente, positivo e propositivo anche e soprattutto nei momenti difficili. D’altronde l’ex ragazzo di Montegranaro è alla sua sesta stagione in giallorosso e viaggia, occhio e croce, oltre le 170 presenze con una maglia che ormai è una sorta di sua seconda pelle. Non solo: prima di approdare sul Colle dell’Infinito era proprio a Pesaro con la Vis e dunque chi meglio di lui può anticipare quelli che saranno i leitmotiv di un playout da brivido.

A Chiavari, Nell’ultima partita di regular season, non tutto è stato da buttare.

"Assolutamente no perché, se vai ad analizzare, siamo arrivati davanti al portiere avversario almeno 2 o 3 volte e l’ultima occasione, per pareggiare, l’abbiamo avuta noi (con Ferretti al 97’ ndr). Chiaramente dobbiamo essere più cinici davanti e concretizzare".

Un solo punto nelle ultime tre partite: un segnale preoccupante?

"Non credo: anche a Cesena, in fondo, abbiamo davvero sofferto solo nei primi 10’-15’. Non è facile quello che ci aspetta, lo sappiamo ma abbiamo tutte le armi per centrare questa benedetta salvezza".

Non la preoccupa il fatto che la Vis ha il suo punto di forza nelle azioni da palla inattiva proprio dove la Recanatese ha palesato i suoi maggiori problemi?

"Posso anche condividere però il nostro valore aggiunto è un altro ed è quel qualcosa di speciale che siamo riusciti a costruire negli anni. Il calcio è cambiato molto nelle ultime stagioni ed ora la differenza non la fanno quei due o tre giocatori di qualità superiore, ma il collettivo. Noi abbiamo trascorso tre mesi molto difficili, un tunnel dal quale faticavamo ad uscire ma comunque nessuno ha mai vacillato e siamo sempre andati avanti con grande compattezza".

Però, in questa fattispecie, ci sarebbero singoli che, se in giornata, possono spostare gli equilibri.

"Vero, Di Paola è un calciatore fantastico, ma se i nostri Sbaffo, Melchiorri e Carpani sono in forma, gli altri possono semplicemente farsi il segno della croce. Come squadra noi non dobbiamo far altro che resettare e lavorare bene, sereni e concentrati per preparare al meglio questa doppia sfida".

C’è però una spiegazione logica a questi alti e bassi con, da una parte, il match strepitoso con la Carrarese e dall’altra il crollo di Olbia, giusto per citare i due esempi più eclatanti?

"Credoche l’unica partita veramente ciccata da parte nostra sia stata quella in Sardegna. Lì non possiamo trovare nessuna attenuante".

In definitiva, a dieci giorni dal match di andata cosa servirà davvero per salvarsi e difendere quel traguardo costato fatica e sudore?

"Onestamente in qualche circostanza ci è forse mancato un pizzico di cattiveria. Ecco questo non ce lo possiamo assolutamente permettere e soprattutto dobbiamo far valere la determinazione del nostro gruppo".