L’effetto del Coronavirus anche sulle iscrizioni all’Admo, l’associazione dei donatori di midollo osseo. Ma seppure il numero degli iscritti è diminuito, il 2021 è stato segnato da un record per le donazioni effettive di midollo: otto dalle sole Marche (anche dal Maceratese), quando normalmente se ne contano una o due all’anno. Alessandra Spurio, presidente della sede operativa Admo Monti Azzurri (con base a San Ginesio), fa il punto della situazione. Il primo obiettivo è di promuovere, soprattutto tra i giovani, la campagna di tipizzazione. Tipizzarsi (ovvero diventare donatori di midollo e cellule staminali) è possibile solo da 18 a 35 anni e per farlo è sufficiente un prelievo di sangue, così da essere inseriti nel registro mondiale dei donatori. Presidentessa Spurio, quali sono i dati della provincia di Macerata?
"Da trent’anni a oggi, 2.300 iscritti e 21 donazioni effettive. Gli iscritti della federazione nel registro nazionale sono circa 470mila, nelle Marche circa 10mila. L’anno scorso, gli iscritti nella regione sono stati 400, circa il 30% in meno rispetto all’anno prima, ma comunque molto meglio del resto d’Italia. Per diventare donatore Admo basta iscriversi sul sito Admo Marche". Qual è il vostro ruolo?
"Promuovere il rafforzamento della solidarietà, diffondere a livello sociale, culturale, anche attraverso le scuole, l’idea e i principi della donazione; determinare nei cittadini la coscienza della donazione e organizzare eventi per sensibilizzare i giovani alla donazione. In Italia ogni anno circa 3.000 persone ricevono una diagnosi di leucemia, linfoma o talassemia; di queste, 1.500 si possono curare solo col trapianto, ma di fatto ne curiamo 850. Per questo, si deve incentivare la banca dati per poter dare una risposta a tutti quelli che aspettano il trapianto".
Progetti in cantiere per Admo Monti Azzurri?
"Ci sono iniziative in fase di programmazione col nuovo partner, il sarto Luca Paolorossi. Tra le collaborazioni, anche l’associazione Tolentino Tennis".