
Il pubblico ministero Vincenzo Carusi
Si sarebbe intrufolato nel garage di una abitazione sul lungomare centro e avrebbe rubato una moto e una mountain bike, ma era stato scoperto dal proprietario che nel frattempo era rientrato a casa e aveva visto la serranda del garage aperta. Per guadagnarsi la fuga lo avrebbe colpito con un coltello, ferendolo gravemente a una mano. Per questo sotto accusa davanti al tribunale di Macerata è finito un algerino, Yahya Belkacem, 24 anni. Il giovane è accusato dei reati di rapina, lesioni e porto abusivo di arma, ma al momento risulta irreperibile.
L’episodio era avvenuto la notte del 23 marzo 2023, in una abitazione sul lungomare centro. Secondo l’accusa l’algerino, dopo essere riuscito a entrare nel garage dell’abitazione di un 39enne civitanovese, in concorso con altri complici rimasti ignoti, avrebbe portato via una moto Yamaha Tenerè, con le relative chiavi, e una mountain bike Cannondale. Ma il proprietario di casa, nel frattempo, era rientrato e si era accorto della presenza di un uomo incappucciato che armeggiava all’interno del garage: la serranda era aperta e si vedeva una luce all’interno. Il 39enne allora era entrato e aveva sorpreso il malvivente. Ne era nata una colluttazione e, a un certo punto, l’algerino avrebbe tirato fuori dal giubbetto un coltello con una lama di circa dieci centimetri. Il nordafricano avrebbe cercato di colpire il 39enne all’addome, ma lui si era prontamente difeso, restando però ferito in maniera seria a una mano. Alla fine, il malvivente si era dato alla fuga riuscendo a far perdere le sue tracce.
Il civitanovese era stato subito soccorso dal personale medico e sanitario intervenuto sul posto ed era stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Alta per gli accertamenti necessari. Aveva riportato ferite e lesioni alla mano destra, curate con i punti di sutura e giudicate guaribili in dieci.
Soltanto qualche giorno più tardi il 39enne era riuscito a tornare in possesso della sua moto, che aveva notato lungo la statale Adriatica, all’altezza dei semafori di Fontespina.
Dopo le indagini, l’algerino è stato accusato di questo episodio e l’altro giorno per lui era prevista l’udienza preliminare, davanti al giudice Claudio Bonifazi e al pubblico ministero Vincenzo Carusi. Ma dato che nel frattempo l’imputato si è reso irreperibile, non si è potuto fare altro che rinviare l’udienza. L’imputato è difeso dall’avvocato Mauro Riccioni.
Chiara Marinelli