LORENZO MONACHESI
Cronaca

Lirica, Gavazzeni e Cavalli ai saluti: "Non ci sono più i presupposti"

Il direttore artistico lascia per "un’allettante proposta". Il sovrintendente: sopraggiunti impegni professionali

Paolo Gavazzeni (a destra) con Flavio Cavalli (foto Calavita)

Paolo Gavazzeni (a destra) con Flavio Cavalli (foto Calavita)

Il Macerata opera festival è costretto a voltare pagina nonostante l’ultima stagione sia stata particolarmente positiva. Ieri si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio, in cui il direttore artistico Paolo Gavazzeni ha detto di non poter continuare l’esperienza maceratese avendo ricevuto un’allettante proposta, che si definirà a breve, incompatibile la prosecuzione dell’incarico finora svolto al Mof. Inoltre Gavazzeni ha sottolineato che la nuova offerta è arrivata anche grazie all’esperienza maturata allo Sferisterio, alla qualità del lavoro svolto e che il progetto pensato per il festival gli ha permesso di mettere ulteriormente alla prova la sua professionalità. Il suo contratto scadrà a fine novembre e nei primi giorni del prossimo mese avanzerà al cda le sue proposte per i cast della prossima edizione dove saranno portate in scena "La vedova allegra", "Rigoletto" e "Macbeth".

Anche il sovrintendente Flavio Cavalli non continuerà l’esperienza al Mof. "Non ci sono i presupposti e poi – spiega – preferisco portare avanti i sopraggiunti impegni professionali. In questo periodo ho cercato di salvaguardare questa manifestazione, come penso di aver dimostrato, e di aver contribuito a portarla a un interesse di livello nazionale e internazionale. Adesso passerò le consegne al nuovo sovrintendente in modo che possa prendere in mano la situazione". Non saranno così rinnovati i contratti di Gavazzeni e Cavalli la cui scadenza è fissata a fine novembre. Nella prossima riunione il cda sarà investito del compito di individuare chi possa portare avanti il festival maceratese. Il nuovo consiglio di amministrazione è chiamato a un compito difficile considerando che il Festival ha fatto registrare numeri più che positivi: ad agosto si è chiusa un’edizione che ha registrato un totale di 49.078 spettatori e un incasso di 1.704.063 euro, ottenendo i migliori risultati di sempre. L’incasso della seconda recita di Turandot, pari a oltre 142mila euro, è stato il più alto mai registrato in una singola serata dal 2019. E così si inizia a ragionare su chi possa ricoprire simili incarichi.

Spunta ancora il nome della manager cingolana Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini. Il consiglio di amministrazione è stato presieduto da remoto dal sindaco Sandro Parcaroli, dimesso il giorno prima dall’ospedale dove era stato sottoposto a un intervento a un’arteria. Nella riunione è stata proposta la nomina a vicepresidente di Giuseppe Rivetti, docente all’ateneo di Macerata, accettata all’unanimità.

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