
Gianpaolo Medei, allenatore della Lube
Nella pallavolo, lo sport di squadra più "psicologico", capita spesso che la compagine che si aggiudica il terzo set, dopo aver perso i primi due, riesca a ribaltare le cose. Tuttavia lo stop patito dalla Lube a Taranto ha davvero del sorprendente. Sul più bello, dopo 3 vittorie di fila in campionato e davanti 0-2 su un avversario più debole, Civitanova ha perso ai vantaggi il terzo parziale e si è letteralmente smarrita. Un brusco passo indietro quando i biancorossi sembravano sul punto di completare l’ultimo step in avanti e vincere finalmente una gara in trasferta. Diciamo che un team giovane può avere queste oscillazioni, ma a Taranto (senza capitan Lanza e con il figlio d’arte Held che li ha messi 25) son venuti meno anche i giocatori più esperti. Non fattori i centrali Podrascanin e Chinenyeze, mentre dall’altra parte D’Heer ha piazzato 5 dei ben 13 muri di squadra, impreciso Loeppky entrato dalla panchina, a corrente alternata Lagumdzija. Il più costante è stato Bottolo, bravo anche in ricezione. Unica piccola nota positiva della trasferta salentina il fatto che il punticino, unito alla sconfitta di Piacenza a Trento, ha permesso a Civitanova di raggiungere Simon e compagni al terzo posto con 17 punti. "Ci siamo inspiegabilmente persi – afferma coach Medei – quando Taranto ha alzato il proprio livello mettendoci in difficoltà. Avevo chiesto ai ragazzi di fare un ulteriore step in trasferta, ma abbiamo fallito. Questo inizio di stagione ha dimostrato che a volte la mia squadra è incontenibile e quando invece c’è da soffrire non riesce a rimanere in partita". Non c’è troppo tempo per ripensarci e forse è un bene. Domani alle 20.30 al PalaSavelli di Porto San Giorgio si gioca in anticipo l’ultima giornata di andata e c’è lo storico derby con la matricola Grottazzolina.
Che effetto fa un derby?
"Questa sfida ha un fascino tutto suo, immagino la bella cornice del PalaSavelli e per me sarà una seconda volta perché avevo vissuto qualcosa di simile nel 2002 quando la Lube si confrontò con Falconara. Io però ero secondo allenatore".
È la festa della pallavolo marchigiana?
"Direi proprio di sì. Da maceratese sono molto contento che ci possa essere un derby in SuperLega, è anche la riprova di come questa regione sia fucina di talenti e di come le società sappiano lavorare bene".
Per Grottazzolina oltre al gusto dell’impresa c’è il desiderio di prendere punti salvezza, per voi invece l’obiettivo è restare tra le prime 4 e magari sul podio…
"È proprio così, non c’eravamo posti questo obiettivo fino a qualche settimana fa, ma adesso ci siamo ed è naturale ambirci. Auguro alla Yuasa di rimanere protagonista in SuperLega, magari facendo i punti con le altre squadre".