
L’alzatore Konstantin Abaev. Russo, classe 1999 e 197 centimetri di statura, è stato acquistato dalla Rana in estate, proveniente dal Lokomotiv Novosibirsk
Il 2025 si intrufola in SuperLega con il 15° turno e la quarta giornata di ritorno avrà proprio nell’Eurosuole Forum il campo principale. Nel palazzetto-casa inviolata della Lube si gioca infatti la gara più interessante, di fronte Civitanova e Verona, formazione appaiate al quarto posto con 27 punti, anche se il team allenato da Medei ha una gara in meno (ancora non si sa quando verrà recuperata la trasferta di Padova). Un inizio d’anno difficile perché Verona, se in giornata, può far male a tutti come ha già dimostrato all’andata mettendo al tappeto 3-1 Balaso e compagni. Pericolo pubblico numero uno è Keita, opposto classe 2001 capocannoniere di tutto il campionato. Non ci sarà invece Dzavoronok che due settimane fa ha riportato la rottura del crociato e i tifosi biancorossi vedranno per la prima volta all’opera l’alzatore Konstantin Abaev. Russo, classe 1999 e 197 centimetri di statura, è stato acquistato dalla Rana in estate, proveniente dal Lokomotiv Novosibirsk.
Abaev, per lei prima volta in Italia: valutazioni sulla città di Verona e sul campionato?
"Sapevo che la SuperLega sarebbe stato un torneo di alto livello e di grande qualità. Non ci sono partite facili, mi era chiaro ancor prima che arrivassi e ho avuto la conferma. La città mi piace, c’è un buon clima. Verona è una delle migliori città in cui vivere in Italia".
Ultimamente pochi giocatori russi vengono in Italia, è causa di una flessione di qualità del movimento o ci sono altre motivazioni?
"Il campionato russo e quello italiano sono diversi. Io sono venuto qui per apprendere qualcosa di nuovo e crescere come giocatore perché, come ho detto, quello italiano è uno dei migliori al mondo. Ho ricevuto tanti insegnamenti nel campionato del mio paese e ora sto cercando di averne il più possibile anche in SuperLega".
Lei è molto alto per il ruolo, un vantaggio. Come descrive il suo gioco e la sua pallavolo?
"Non credo di essere troppo alto, ci sono palleggiatori più alti di me (ride, ndr). Non posso definirlo un vantaggio, ma ho caratteristiche che mi permettono di correre molto e impormi a muro. Mi piace giocare al centro e anche la palla spinta".
C’è un giocatore della Lube che ammira in particolare e perché?
"Tutti i giocatori della Lube sono bravi e hanno un tasso qualitativo alto. Se devo fare un nome dico Podrascanin. È un ottimo giocatore, ha tanta esperienza e me ne hanno parlato molto bene anche come persona".
Contro Civitanova sarà match più difficile. Per batterla punterete sul servizio o saranno decisivi altre armi e altri fondamentali?
"Tutte le squadre in SuperLega sono forti e per arrivare alla vittoria bisogna mettere in campo tutte le nostre capacità. Dobbiamo tenere un livello alto in ogni momento e in qualsiasi fondamentale".