Maltrattamenti, la condanna dopo 10 anni

Un ginesino era accusato anche di lesioni e stalking, ma i reati si sono prescritti. La donna: "Essere vessata è solo una vergogna, se il risultato è questo"

Maltrattamenti, la condanna dopo 10 anni

Maltrattamenti, la condanna dopo 10 anni

di Paola Pagnanelli

Picchiata e tormentata prima e dopo la fine della relazione con il compagno, una donna ha dovuto attendere quasi dieci anni per la sentenza su quei fatti che intanto, purtroppo, si sono quasi tutti prescritti. Accusato di lesioni, stalking e maltrattamenti in famiglia, è stato condannato solo per quest’ultimo reato a un anno e quattro mesi di pena un ginesino 50enne, denunciato nel 2014. I due erano andati a vivere insieme nel 2013. L’uomo però era molto geloso della giovane donna, e spesso le faceva scenate. Qualche volta, soprattutto a causa dell’abuso di alcolici, dagli insulti sarebbe passato anche alle mani. La situazione sarebbe via via peggiorata. Ad agosto del 2014, con una ginocchiata, la donna si ritrovò due costole rotte e un versamento pleurico a causa di una ginocchiata presa da lui. Una notte si sarebbe presentato in camera della donna e l’avrebbe minacciata con un coltello. Disperata, lei lo aveva lasciato e denunciato. A quel punto, il 50enne avrebbe iniziato a tormentarla con minacce di morte, insulti per strada, volgarità sui social, e scenate in piena notte a casa dei genitori della donna, dove lei era andata a vivere. La ragazza aveva dovuto presentare un’altra denuncia, a marzo del 2015. Da lì è iniziato il processo, ma l’istruttoria è durata più a lungo del previsto tanto che alla fine il giudice Andrea Belli ha dovuto rilevare la prescrizione dei reati di lesioni e stalking. Per l’accusa di maltrattamenti invece l’imputato è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione. Difeso dall’avvocato Giacomo Perri, lui ha sempre respinto ogni accusa, sostenendo ad esempio che la ex compagna si fosse fatta male cadendo, senza però convincere il giudice, anche alla luce delle numerose testimonianze. Ora potrà fare appello. Nessun risarcimento è stato previsto per la ex, parte civile con l’avvocato Marco Zallocco: se lei vorrà, dovrà fare una causa civile. "Le donne non denunciano e mi sembra normale – ha commentato delusa – se per l’aggressore poi finisce così. Essere vessata psicologicamente, verbalmente e fisicamente da un uomo con cui vivevo è solo una vergogna, se il risultato è questo".