Micucci: caso Gironacci, fuori le cifre delle parcelle. Giorgini: saltato il rispetto delle quote rosa in giunta

Nel Consiglio comunale di Civitanova, la revoca delle deleghe all'assessore Gironacci scatena polemiche per presunte simpatie politiche, con ricorsi legali e accuse di mancanza di trasparenza.

"Cambi di casacca interni alla maggioranza avvenuti senza conseguenze politiche, mentre Gironacci esprime simpatie per la Lega e viene punita con il ritiro delle deleghe". E’ l’accusa rivolta dalla minoranza al sindaco in Consiglio comunale, durante la discussione da lui aperta con la lettura del decreto con cui revoca, per la seconda volta, le deleghe di assessore a Manola Gironacci. Il riferimento dell’opposizione è ai passaggi di Pier Paolo Turchi e di Gianluca Crocetti da Civitanova Unica a Vince Civitanova e Fratelli d’Italia. "Invece Gironacci, di Civitanova Unica, esprime simpatie per la Lega ed è reato di lesa maestà. E’ un modo militare di amministrare che passa sopra al valore delle persone e in questo caso colpisce una donna" dice Silvia Squadroni (Siamo Civitanova) mentre Elisabetta Giorgini (Dipende da noi) sottolinea come "il perdurare di questa situazione mini l’equilibrio delle quote rosa in giunta". Durante il dibattito arriva la notizia del secondo ricorso al Tar presentato da Gironacci per chiedere l’annullamento del decreto di revoca bis e sarà un intreccio di cause perché, nel frattempo, la giunta ha deliberato di impugnare al Consiglio di Stato il verdetto con cui il Tar a marzo ha rimesso in sella Gironacci. Una battaglia legale che comporta costi per il Comune e Francesco Micucci (Pd) ha chiesto al sindaco di comunicare le cifre delle parcelle degli avvocati nominati dal Comune, dato non fornito durante il dibattito. Il sindaco ha letto in aula anche le motivazioni con cui i consiglieri di tre liste su cinque (meno Lega e FdI) hanno chiesto di far fuori Gironacci. Civitanova Unica nella sua lettera definisce "grave il ricorso al Tar" e parla di "ambiguità politica, lesione della fiducia, poca trasparenza derivante dalla vicinanza ad altri gruppi", Forza Italia di "governabilità messa a repentaglio" e Vince Civitanova di "condotta che crea un problema etico superabile solo con la revoca delle delega". Ciarapica da parte sua ha ribadito che "sebbene non sia stato formalizzato il passaggio alla Lega le dichiarazioni e i comportamenti hanno irreversibilmente segnato il distacco con la civica di appartenenza, Civitanova Unica, si è posto quindi il problema della effettiva rappresentativa".

l. c.