Anche la settimana prossima i pescatori della flotta civitanovese insisteranno in mare per sole 48 ore. Idem per i loro colleghi marchigiani e per altre marinerie operative in Adriatico. E’, questo, l’unico modo per sopravvivere e tirare avanti in attesa di tempi migliori. Non conviene tornare alle tre giornate di pesca, poiché i prezzi all’ingrosso scenderebbero inevitabilmente. Né è il caso di restare a terra per una nuova serrata (sarebbe la terza nel 2022) dato che le spese fisse e le paghe del personale imbarcato andrebbero comunque onorate. Uscire in mare è diventata una condanna, più che un mestiere. Almeno fino a che il prezzo del gasolio non comincerà ad arretrare. Al momento ci si salva con la "fritturetta", per la quale i commercianti all’ingrosso concedono quotazioni più allettanti del solito. I consumatori preferiscono acquistare zanchette, busbane, merluzzetti e triglie con cui prepararsi una frittura piuttosto che specie ben altrimenti pregiate ma meno in linea col "mala tempora currunt" di oggidì.
CronacaNavi in mare ancora solo per 48 ore Impazza la ’fritturetta’