Nonni e nipoti insieme in cucina

Durante la generazione della povera gente, pure la cucina era povera, ma l’estro evolveva la penuria in intraprendenza. Nel periodo invernale, con ingredienti modesti (farina per la patina esterna, zucchero, un impasto di noci o mandorle, sapa che era mosto rappreso, un pizzico di polvere di cacao) si preparava un dolce tipicamente campagnolo: il "cavalluccio" a forma d’ippocampo. Ultimamente, all’alberghiero "Girolamo Varnelli", auspice il Comune, si è svolto con successo un concorso ("Il cavalluccio della vergara") con una ventina di casalinghe esperte nella confezione del dolce. E domani, pure all’Alberghiero, dalle 15.30 è in programma "Cavallucci di Cingoli", sottotitolo "Nonni e nipoti in cucina, alla scoperta delle tradizioni". Patrocinata dal Comune con la Fnp Cisl l’iniziativa, organizzata da Antea di Macerata, in programma dalle 15.30 nell’Alberghiero, protagonisti gli anziani, collaboratori gli studenti coordinati dal docente Bruno Spaccia, per favorire e sviluppare il rapporto intergenerazionale, coniugando solidarietà, invecchiamenti e trasmissione alle nuove generazioni di usanze stagionali evolute, come i "cavallucci", in prelibata tipicità , ingrediente principale la sapa offerta dall’azienda Antinori di Togni Giorgio. Omaggio a sorpresa per tutti i partecipanti. Ingresso libero, ma posti limitati: prenotarsi contattando Raffaella al 339-5841028.

Gianfilippo Centanni