MARTINA DI MARCO
Cronaca

Oltre 1.600 multe in via Mozzi: "Ma con la ztl h24 sono in calo"

I numeri dell’assessore Renna all’assemblea coi residenti, che chiedono di tornare all’antico

Oltre 1.600 multe in via Mozzi: "Ma con la ztl h24 sono in calo"

Poco movimento e mancata libertà di accesso per i servizi essenziali: queste le prime problematiche sollevate dai residenti di via Mozzi e delle zone limitrofe durante il consiglio di quartiere di lunedì sera al bar Ginetta. Organizzata dal coordinatore del consiglio Alberto Binanti e alla presenza dell’assessore alla Sicurezza e al Decoro, Paolo Renna, la riunione ha trattato della delibera in vigore da metà marzo che prevede il reinserimento della zona a traffico limitato h24 in via Mozzi.

"Con l’apertura di via Mozzi sono state emesse 1.121 sanzioni amministrative per transiti non autorizzati nel 2022 e 1.644 sanzioni nel 2023 – ha dichiarato Renna, esponendo le motivazioni della delibera –; dal primo gennaio al 20 maggio 2024 le sanzioni sono state più di 1.600, numero che si affievolisce notevolmente con la ztl h24. I cantieri in zona hanno poi tolto parcheggi ai residenti, per questo abbiamo chiesto alle ditte di rimodulare i posti auto ove possibile". Una chiusura, secondo l’amministrazione, che giova anche alla sicurezza pubblica. "In orario serale il giro di spaccio e prostituzione era enorme – spiega Renna –, con la ztl le forze dell’ordine hanno già riscontrato una diminuzione del problema". Non soddisfatti delle spiegazioni, i cittadini hanno evidenziato come "la chiusura totale di un quartiere fa sì che questo resti isolato, favorendo i giri loschi e diminuendo la sicurezza della zona". "Per la difficoltà di accesso, chi non risiede nella via ha grandissimi problemi – continuano i partecipanti – dai genitori degli studenti fuorisede che devono scaricare le valigie dei figli a chi deve assistere gli anziani non autosufficienti. Lo stesso vale per i servizi come idraulici, elettricisti e falegnami, scoraggiati dalla lunga trafila del permesso di transito che fa perdere loro tempo prezioso e li porta a scegliere di non lavorare in centro storico". Intaccata negativamente anche la vita serale della via: "Le risse e gli ubriachi ci sono lo stesso – aggiungono i residenti –. Preferiamo vedere i ragazzi davanti a un bar come Ginetta e far fatica a passare con la macchina piuttosto che vivere nel deserto". Per evitare che la delibera intacchi il vivere cittadino e si riversi, quindi, sulla vitalità del centro storico, i presenti hanno proposto un ritorno alle fasce orarie per il libero transito, lasciando la via aperta dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 19. L’assessore Paolo Renna si è impegnato a riportare la proposta in Comune.