
Il tribunale di Macerata, dove ieri si è svolto il processo
Maltratta e picchia la moglie incolpandola della prematura scomparsa della loro figlia 21enne, e costringendola a subire insulti e minacce per nove anni, scaricando su di lei tutta la sua rabbia. Per questo, accusato di maltrattamenti, ha patteggiato un anno e quattro mesi di pena un uomo di 70 anni, che vive Morrovalle.
I fatti sono iniziati nel 2015, anno della scomparsa della giovane figlia della coppia, morta a causa di un male incurabile che non le ha lasciato scampo. Da qui è cominciato l’inferno per la madre della ragazza, maltrattata dal marito con continue vessazioni e botte. Già scossa per la morte della figlia, la donna veniva incolpata dal marito prima per la nascita prematura della ragazza e poi per la sua morte. Percosse e colpi al viso, che le lasciavano ogni volta segni e lividi, fatti anche con oggetti pesanti. L’uomo, secondo l’accusa, maltrattava la moglie anche togliendole il denaro. Dopo la malattia della suocera, la situazione in casa era peggiorata. La moglie continuava a subire le vessazioni da parte del marito e così nel marzo di quest’anno, temendo per la sua vita e stanca di condurre una esistenza umiliante, aveva deciso di abbandonare la casa familiare. Così era partita la denuncia, che ha mandato il 70enne sotto processo.
Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare, davanti al giudice Daniela Bellesi. Il morrovallese accusato di maltrattamenti in famiglia, difeso dall’avvocato Gianluca Gattari, ha patteggiato la pena concordata con il pm Rosanna Buccini, un anno e quattro mesi con la sospensione condizionale. Ma dovrà anche fare un corso di recupero per uomini maltrattanti. La moglie era assistita dall’avvocato Celeste Riera.
Chiara Marinelli