LORENA CELLINI
Cronaca

Gara di solidarietà per pagare le cure del piccolo Ricky: raccolti 100mila euro in 24 ore

Il bambino, di 4 anni, combatte contro le conseguenze cerebrali di un arresto cardiaco

Pioggia di donazioni per le cure di Ricky

Pioggia di donazioni per le cure di Ricky

In 24 ore sono stati raccolti centomila euro per Ricky. Lui è un bambino di quattro anni che sta conducendo una battaglia durissima e più di duemila persone stanno camminando con lui e con i suoi genitori, Nello Russo e Claudia Perticaroli.

Il teatro di questa storia oggi è la neurochirurgia pediatrica del Salesi di Ancona, dove il piccolo è ricoverato da due settimane. Davanti a sé ha una lunga strada da fare e cure sperimentali, costose. Ci vogliono 100mila euro – questo il fixing del crowdfunding – e così sui social parte l’appello "Insieme per Ricky". Per donare il link è https://gofund.me/e32e2adb. Venerdì comincia la gara di solidarietà e piovono donazioni: da 5 a 2mila euro (della Ponteggi Tubolari di Civitanova). Rispondono in centinaia e a spingere arriva pure Piazza Conchiglia, ultras della Civitanovese, per vincere questa partita accanto a Nello, che a Civitanova è cresciuto e nei rossoblù ha giocato molti anni fa.

"Ricky – scrivono nell’appello i genitori – è sempre stato un bimbo meraviglioso, pieno di vita e gioia, amorevole con la sorellina maggiore Giulia, affetta da una malattia genetica rara che la costringe a vivere in condizioni di disabilità gravi dalla nascita". Nonostante le difficoltà la famiglia – che vive a Montegranaro – va avanti con il sostengo di tanti. Un mese fa il loro mondo crolla. "È cominciato tutto – racconta Nello – con una gastroenterite. Il bambino era molto sofferente, ma per la pediatra e per la guardia medica il problema si poteva gestire da casa. Lui però continuava a indebolirsi e a respirare male. Abbiamo chiamato il 118, ma Riccardo è andato in arresto cardiaco e i medici sono arrivati appena in tempo. Di turno c’era un rianimatore pediatrico dell’ospedale di Montegranaro che lo ha intubato in casa, e questo è stato il primo miracolo, un medico con quella competenza. Tutte le volte che la sua vita è stata appesa a un filo è intervenuto qualcosa che lo ha salvato".

Ma la prolungata assenza di ossigeno ha lasciato segni al cervello. Dopo le tappe negli ospedali di Montegranaro, Fermo, Pescara, Ancona, oggi le sue condizioni sono migliorate ma servono cure specialistiche per assorbire i danni celebrali, alcune sperimentali e molto costose.

"Da due settimane – sorride Nello – Ricky respira da solo, un altro miracolo. La prospettiva è il trasferimento in un centro riabilitativo intensivo, per le cure già sperimentate su bimbi in stato vegetativo e che hanno dato importanti risultati. C’è una lista di attesa, ma lui ha i requisiti per entrare". Intanto vola la raccolta "Insieme per Ricky". "Un altro miracolo – conferma, commosso –. Questa enorme generosità potrà aiutare non solo lui, ma anche altri bimbi con lo stesso problema. Sta accadendo qualcosa di incredibile e vogliamo ringraziare tutti dal profondo del cuore".