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Portuali e Fabriano Cerreto, finisce a reti bianche lo scontro tra neopromosse

PORTUALI DORICA 0 FABRIANO CERRETO 0 PORTUALI DORICA: S. Tavoni, Candolfi, Lucesoli, Girolimini, Savini, F. Tavoni, De Marco (41’ st Giampaoletti), Testoni, Canulli (14’...

L’ingresso in campo dei Portuali

L’ingresso in campo dei Portuali

PORTUALI DORICA

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FABRIANO CERRETO

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PORTUALI DORICA: S. Tavoni, Candolfi, Lucesoli, Girolimini, Savini, F. Tavoni, De Marco (41’ st Giampaoletti), Testoni, Canulli (14’ st Rragami), Mascambruni (32’ st Ragni), Vitucci (35’ st Gioacchini). All. Ceccarelli.

FABRIANO CERRETO: Mazzoni, De Santis, Grassi (24’ st Guidarelli), Marino, Carnevali, Gori, Proietti Zolla, Trillini, Nacciariti (19’ st Marinelli), Peluso, Conti. All. Caporali.

Arbitro: Negusanti di Pesaro.

Note: ammoniti Marino, Savini, Canulli, esp. al 31’ st F. Tavoni; rec. 1’+5’; spet. 90 circa.

Un pari senza gol tra Portuali Dorica e Fabriano Cerreto. Finisce 0-0 tra le due formazioni neopromosse, con gli anconetani che recriminano per un penalty non concesso e rimasti in dieci nel quarto d’ora finale, e i cartai che, invece, sbattono sulle mani di Simone Tavoni. Nel primo tempo un’occasione per parte. Prima per gli ospiti con Gori (17’), che conclude fuori da posizione invitante, poi per i locali con De Marco (32’), murato da Mazzoni. Al 45’ la squadra di Ceccarelli protesta: Vitucci, in slalom, supera due avversari e mentre sta per concludere viene toccato in area, ma Negusanti lascia correre. Più intensa la ripresa. Alla mezz’ora Guidarelli rifinisce per Peluso che spara a botta sicura, ma il portiere dorico è miracoloso. Così anche sulla ribattuta di Marinelli. L’altro Tavoni in campo, Filippo, viene allontanato un minuto dopo per un presunto colpo a palla lontana, ravvisato dall’assistente. Al 33’, però, sono i Portuali, seppure in inferiorità, a farsi minacciosi con Vitucci. Quindi nel finale il Fabriano alza i giri del motore, ma non riesce a scardinare la retroguardia dei Dockers. In pieno recupero contropiede non sfruttato dai Portuali e un colpo di testa di Savini controllato da Mazzoni.