
La provincia di Macerata avanza dal 37esimo al 25esimo posto nella classifica del Sole 24 Ore. Tra i dati preoccupanti quello dell’indice sugli omicidi stradali: è uno dei più alti in Italia.
Quella di Macerata è una provincia in cui migliorano giustizia e sicurezza, ma anche una delle più care d’Italia. Queste le note più significative che emergono dalla annuale indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, condotta attraverso l’analisi di sei "gruppi" tematici per ognuno dei quali sono stati usati 15 indicatori (dunque, 90 in tutto). Il dato che spicca nella classifica generale, rispetto al 2023, è che la nostra provincia fa un balzo in avanti di 12 posizioni, passando dalla 37esima dello scorso anno alla 25esima di quest’anno. Nelle Marche meglio di noi solo la provincia di Ascoli, che dal 27esimo vola al decimo posto, mentre perdono colpi quelle di Ancona (35esimo posto, -11) e Pesaro – Urbino (38esimo posto, -13), mentre quella di Fermo avanza di quattro posizioni ma si colloca al 47esimo posto.
A trascinare verso l’alto la provincia di Macerata sono i due gruppi "Ambiente e servizi" e "Giustizia e sicurezza", a dispetto della percezione della popolazione, specie lungo la fascia costiera, che invece denuncia quasi quotidianamente una crescente insicurezza. In entrambi i casi Macerata si colloca al quarto posto in Italia, migliorando la sua performance rispettivamente di 11 e 16 posizioni; si aggiunga che, pur occupando un posto decisamente più indietro, il 48esimo, nel gruppo "Demografia e Società" l’ascesa è di ben 26 posizioni. Bisogna, però, fare attenzione: per quel che riguarda l’ambiente e i servizi, ad esempio, a farci guadagnare posizioni è una qualità dell’aria in deciso miglioramento (diminuisce la presenza di polveri sottili), che ci vede al 13esimo miglior posto in Italia, e l’illuminazione pubblica (siamo al terzo posto), grazie ad una elevata percentuale di punti luce a led sul totale nel comune capoluogo. Nello stesso tempo resta molto alto il tasso di motorizzazione (77esimo posto) e le piste ciclabili sono pochissime (92esimo posto). Per quanto riguarda giustizia e sicurezza, la spinta verso le posizioni di testa della classifica deriva soprattutto dal fatto che, insieme ad altre 15 province, condividiamo il primo posto per l’indicatore omicidi volontari per 100mila abitanti, poiché nel 2023 non ce ne sono stati. Ma è in quest’ambito che abbiamo uno degli indici peggiori riferito ad omicidio colposo per incidente stradale. Come dire, insomma, che in mezzo a un oggettivo miglioramento le ombre non mancano. Quella più vistosa riguarda l’indice di inflazione, valutato nel periodo settembre 2023 – settembre 2024, uno dei più alti d’Italia, tant’è vero che siamo al 105esimo posto (su 107), una situazione non nuova, confermata anche dall’ultima rilevazione dell’Unione Consumatori. Peggio di noi fanno solo le province di Bolzano e Parma. Vediamo come siamo messi nelle altre aree. Per quanto riguarda "Ricchezza e consumi", siamo al 53esimo posto, in arretramento di quattro posizioni, preceduti da Ancona (48esimo), Pesaro – Urbino (51esimo) e Ascoli (52esimo), mentre Fermo si trova al 55esimo. Nell’area "Affari e Lavoro" siamo al 48esimo posto, anche in questo caso scivolando di quattro posti, dopo Ascoli (decimo posto), ma prima di Fermo (80esimo), Ancona (81esimo) e Pesaro – Urbino (95esimo). Restiamo al 41esimo posto, lo stesso del 2023, per la voce "Cultura e tempo libero", preceduti da Ascoli (22esimo posto), Ancona (23esimo), Pesaro – Urbino (25esimo), mentre Fermo segue al 49esimo posto.