
A processo per stalking una donna di 51 anni. Avrebbe anche seguito più volte l’uomo e la nuova compagna arrivando a danneggiare l’auto di lei.
Avrebbe posizionato nell’ufficio del suo ex compagno un registratore e, più volte, avrebbe pedinato lui e la sua nuova fidanzata, con continui passaggi in auto nei luoghi da loro abitualmente frequentati. È stata rinviata a giudizio una donna di 51 anni, che vive a Recanati. I fatti che le vengono contestati sarebbero avvenuti tra Recanati e Porto Potenza Picena, a partire dal 27 febbraio dello scorso anno. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Enrico Riccioni, la 51enne, dopo la fine della relazione sentimentale, avrebbe molestato il suo ex convivente e la nuova compagna di lui. La donna, nella fase iniziale della separazione, avrebbe nascosto nell’ufficio dell’ex compagno sul piano interno della sua scrivania un registratore, rivenuto dall’uomo il 27 febbraio 2023. Secondo l’accusa, la donna avrebbe poi ammesso di essere stata lei a posizionarlo lì. Attraverso visite frequenti alla madre di lui, la 51enne sarebbe riuscita a carpire informazioni relative agli spostamenti della coppia, così da pedinarla e tenerla sotto controllo, costringendo i due a modificare le loro abitudini. Approfittando dell’assenza del suo ex la donna, utilizzando una copia delle chiavi, si sarebbe introdotta nell’ufficio di lui. Di notte, avrebbe girovagato nelle vicinanze della casa al mare della famiglia di lui, dove la nuova coppia era solita trascorrere il week end.
La donna sarebbe stata vista girare intorno all’auto della nuova compagna del suo ex che, al mattino, si era ritrovata la macchina rigata. Da qui la contestazione del reato di danneggiamento. La donna avrebbe usato un oggetto appuntito per rigare l’auto della nuova compagna del suo ex. Dopo un periodo breve di pausa, la donna avrebbe ricominciato con gli appostamenti. Il 30 marzo e l’11 aprile di quest’anno, la 51enne avrebbe fatto numerosi passaggi in auto lungo le strade nelle vicinanze di locali in cui la nuova coppia si trovava in quel momento. In una circostanza, dopo essersi accorta di essere stata riconosciuta, la donna si era appostata a piedi, con una amica, tra le auto in sosta. L’altro ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare. La coppia, assistita dall’avvocato Donato Attanasio, si è costituita parte civile. La donna, che è stata rinviata a giudizio dal giudice Claudio Bonifazi, è difesa dall’avvocato Michele Pagano. Il processo si aprirà il 10 marzo.