Rincari energia e gas Macerata: "Sanzioni alla Russia, un disastro economico"

Il grido d’allarme degli imprenditori di Confartigianato: scossi da un conflitto scellerato, ma la strada intrapresa ci sta impoverendo

Enzo Mengoni, presidente di Confartigianato, si dice preoccupato per la crisi

Enzo Mengoni, presidente di Confartigianato, si dice preoccupato per la crisi

Macerata, 21 aprile 2022 - La crisi generata dalla guerra tra Russia e Ucraina e le conseguenti sanzioni imposte dall’Unione Europea comportano un aumento dell’85,2% dei costi di energia e gas, mancati incassi per oltre il 44% e un calo di fatturati dell’export per il 35%. A segnalarlo è Confartigianato che ha realizzato un questionario tra gli imprenditori associati per verificare l’impatto della guerra sull’economia locale. Il questionario ha interessato un campione di imprese, provenienti per il 65,4% dal Maceratese, per il 20,5% dal Fermano, per il 14,1% dall’Ascolano. Il settore più rappresentato è quello della moda (22,2%), seguito da edilizia, impiantisti, ristorazione, trasporti, autoriparazione.

Per il 93,8% degli intervistati la crisi generata dalla guerra e le sanzioni stanno avendo un impatto diretto o indiretto sulla propria azienda, il 38,3% degli imprenditori aveva previsto imminenti assunzioni di personale, ma ha dovuto rinunciarci per l’effetto boomerang delle sanzioni. Un 27,1%, inoltre, prevede una riduzione del personale per gli stessi motivi (il 34,6% al momento non lo sa, mentre il 38,3% impiegherà gli stessi lavoratori). Infine, il 66,7% degli intervistati rinuncerà a qualche investimento programmato nella sua azienda (come macchinari e attrezzature) per gli effetti della guerra e il 29,6% ricorrerà ad ulteriori forme di sostegno alla liquidità a causa delle sanzioni. "Le sanzioni stanno avendo conseguenze disastrose a livello economico – spiega il presidente di Confartigianato, Enzo Mengoni. – I nostri imprenditori hanno espresso tutto il loro malcontento e le preoccupazioni, perché la strada intrapresa sta aggravando quella crisi già partita con lo scoppio della pandemia. Ovviamente anche loro, come tutti, sono profondamente scossi da questa guerra insensata e scellerata, ma le azioni da introdurre per fermare il conflitto devono essere ponderate. Nel recente convegno dedicato alla moda, gli operatori hanno rimarcato quanto le sanzioni stiano impoverendo il sistema produttivo, visto che le Marche sono tra i principali territori che esportano in Russia. Sotto il profilo dell’export, è fondamentale riprogrammare sinergie tra pubblico e privato per intercettare nuovi mercati e, proprio nel corso del convegno, è stato fatto un importante passo avanti: qui, erano presenti diversi parlamentari marchigiani, che hanno ribadito la volontà di creare una task force per rilanciare l’economia. Quanto al caro bollette, per calmierare i prezzi bisogna sia intensificare quelle relazioni internazionali che vadano a ridurre la dipendenza dal gas russo, sia incentivare energie alternative, dando finalmente respiro alla riconversione green".