Salvini: "Multa ingiusta, la paghiamo noi"

Sanzione di 400 euro a un 58enne disabile per un caffè al bar in zona arancione. Il leader della Lega: ho contattato lui e la sua famiglia

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di Giorgio Giannaccini

È diventato un caso nazionale l’episodio della multa inflitta a Giovanni Valerio Ricci, 58enne affetto da una grave malattia degenerativa, che mercoledì mattina è stato sanzionato dalla polizia per 400 euro mentre si trovava nella pizzeria Amarcord di Porto Recanati a bere un caffè per scaldarsi dal freddo. Infatti, la politica italiana si è mossa, e nello specifico il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini. "Salvini ha pubblicamente invocato buonsenso – si legge in una nota della Lega –. Poi, ieri pomeriggio, ha contattato direttamente Ricci, oltre alla sorella Giusy e il proprietario del locale. La Lega è pronta a pagare la sanzione al suo posto".

Idem per quanto riguarda la consigliera regionale delle Lega, Anna Menghi, ex sindaco di Macerata ed ex presidente provinciale e regionale dell’Anmic (associazione nazionale mutilati e invalidi civili). "Ho letto stamattina (ieri, ndr) di questa vicenda e ho voluto dire la mia, scrivendo un post su Facebook, perché non nego molto stupore e una grande tristezza – ha affermato Menghi –. La legge va rispettata, ma qui siamo al di là dell’umanità, e per me è inaccettabile. Anche io sono disabile e ho bisogno dell’aiuto della carrozzina per spostarmi. Purtroppo, ho constatato di persona, e anche con la mia lunga esperienza politica – ha incalzato Menghi –, che in Italia si fa fatica ad affrontare i problemi dei disabili e a integrarli. Mi sento col cuore – ha aggiunto la consigliera della Lega – di dargli tutto il mio sostegno e tutto il mio aiuto per impugnare la multa che gli è stata comminata. Lo vorrei incontrare e parlarci, se è a lui farà piacere. Voglio andare in fondo alla questione, perché è giusto che chiunque viva con dignità la propria disabilità. Non bisogna infierire su chi ha difficoltà". Intanto Giovanni Valerio Ricci torna a parlare della vicenda che, suo malgrado, l’ha visto protagonista.

La notizia della multa presa in pizzeria è ormai diventato argomento fisso in città, e Ricci sottolinea di aver ricevuto tante attestazioni di affetto, ritrovando finalmente un po’ di serenità. "Stamattina (ieri, ndr) sono tornato a uscire dopo due giorni chiuso in casa – ha spiegato Ricci –, perché ero davvero provato a livello emotivo, e queste notti non sono riuscito a dormire un granché. Ho incontrato per strada degli amici che, scherzando, mi hanno detto ‘ora sei famoso, me lo fai un autografo?’ Altre persone invece, che non conoscevo, mi hanno fermato per strada chiedendomi se fossi proprio io quel disabile comparso sul giornale, aggiungendo che mi era stata fatta un’ingiustizia e ho fatto bene a protestare Non mi sarei mai immaginato tutto questo appoggio e questa solidarietà. La cosa mi ha profondamente commosso e mi ha fatto tornare il sorriso".

Eppure, rimane un fatto che lo ha lasciato a dir poco basito. "L’unica cosa che mi ha fatto rimanere davvero male – ha detto ancora Ricci – è di aver letto le parole del questore Trombadore sul Carlino (ieri, ndr). Lui, riferendosi alle temperature basse e al fatto che io fossi entrato lì a scaldarmi, ha detto ‘che non siamo in Siberia’. Forse, non conosce bene i problemi che ci troviamo a vivere ogni giorno, a livello fisico, noi disabili".