
"Servono più donatori di organi"
di Lucia Gentili
Partecipato il convegno "Prelievo di cornee a domicilio: lo stato dell’arte", ieri al Politeama. È stato organizzato dall’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) di Tolentino con il Comune, l’Ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri di Macerata e il dipartimento di Giurisprudenza dell’Unimc. Dopo i saluti di Romano Mari, presidente dell’Ordine, e del sindaco Mauro Sclavi, la dottoressa Loredana Piermattei, presidente Aido Tolentino, ha dato il via agli interventi. Questi i numeri dell’Aido (al 31 dicembre 2022): in Italia si contano 1.434.531 soci, nelle Marche 33.442, nella provincia di Macerata 8.791. "Abbiamo organizzato questo convegno per sensibilizzare a 360 gradi. C’è bisogno della collaborazione di tutti per sollecitare risposte adeguate. Non ci sono donatori sufficienti, il numero è ancora basso – ha spiegato Elio Giacomelli, presidente provinciale Aido -. Basti pensare che ogni anno in Italia ci sono quasi 9mila persone in attesa di un organo, mentre gli organi da trapiantare sono 3.883. Quindi l’organo viene ottenuto da meno della metà. Questo fa la differenza tra la vita e la morte. Abbiamo rilevato che il sistema sanitario nelle regioni del Sud registra dati largamente inferiori rispetto al Nord (dove si dona quattro volte di più). La mission dell’Aido è promuovere, in base al principio della solidarietà sociale, la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule; la conoscenza di stili di vita atti a prevenire l’insorgenza di patologie che possano richiedere come terapia il trapianto di organi; provvedere, per quanto di competenza, alla raccolta di dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione di organi, tessuti e cellule post mortem". Giacomelli ha spiegato inoltre che, sul fronte delle cornee, ci sono due filoni di studio avanzato, con la possibilità di ricreare la cornea artificiale o con le cellule staminali. Nel corso della mattinata sono intervenuti Valeria Zompanti, coordinatrice trapianti Macerata, Francesca De Pace, responsabile Centro trapianti regionale, Vincenzo Ramovecchi, primario di Oculistica Ast Macerata, Massimiliano Corneli, responsabile della Banca degli occhi di Fabriano, Roberto Scendoni, medico legale e ricercatore Unimc. Quest’ultimo ha evidenziato le criticità organizzative: la carenza di personale medico necroscopo, la necessità di acquisire il certificato Istat in tempi brevi, le problematiche connesse con il rito funebre. E, per quanto riguarda la volontà di donazione, la difficoltà di accesso diretto agli archivi da parte del necroscopo e l’eventualità di un parere contrastante dei familiari in assenza di una dichiarazione pre-mortem.