
Vittorio Principi
Macerata, 5 ottobre 2024 – Sforzacosta piange l’89enne Vittorio Principi, noto barbiere del posto, ribattezzato come “Paparì”. Venerdì ha chiuso i suoi occhi buoni, ma resterà per sempre nei cuori dei suoi familiari e dei tanti clienti. Le figlie Laura e Michela, e i nipoti Camilla, Nina, Pietro e Oscar hanno voluto condividere il saluto del loro caro alla sua amata Sforzacosta, che l’aveva accolto per lungo tempo con la sua attività. Il funerale si svolgerà questa mattina, alle 8.30, nella chiesa di San Giuseppe muovendo dalla casa funeraria Croce Verde di Sforzacosta. Ecco il testo della lettera scritta da Principi prima di appendere il rasoio al chiodo, dopo ben 75 anni di attività: “Saluto di un barbiere. Ti saluto Sforzacosta, ti porterò nel cuore e nell'anima. Eri un piccolo borgo quando ho iniziato a fare i miei primi passi in questa attività proprio come me che avevo 11 anni e facevo il garzone di bottega. Ricorderò sempre il profumo del pane appena sfornato di Gabrielli, quello del caffè di Villetti di mattino presto forse troppo presto ...ma noi lavoratori di un tempo così eravamo abituati. Non esistevano ferie, malattie, permessi che potessero allontanarci troppo. Nei miei occhi ora quasi ciechi rimarranno impresse foto di bei momenti passati in bottega...la mia seconda casa: tutti i miei clienti (che voglio ringraziare) e le loro storie, alcuni amici di una vita, la bottega il sabato pomeriggio in cui si compilava la schedina, ci si preparava (barba e capelli) per la domenica e si faceva qualche chiacchiera.. Col tempo tante cose sono cambiate ...il netturbino con il quale si scambiava qualche chiacchiera di mattina ha lasciato il posto al camioncino della Cosmari, i negozi storici hanno chiuso e al loro posto ci sono ora altre attività. Tu paese mio sei più grande... meno prati e più palazzi. Dimenticavo, non ci sono più neanche i miei veri amici, che ho visto crescere e invecchiare ...morire. Spero siano in un posto migliore di questo. Mi mancherà il profumo del dopobarba che spruzzavo ai clienti, il rumore delle forbici quando tagliavo i capelli, il mio banchetto di legno all'esterno dove sedevo spesso per le mie pause..del resto per 75 anni ogni mattina e pomeriggio ho fatto questo, ma fiero. Grazie di tutto, di avermi apprezzato come barbiere per chi lo avesse fatto, ma grazie anche a chi mi ha criticato ...(si sa quando si invecchia e non si è più alla moda) perché le critiche servono più degli elogi. Buon proseguimento, cara Sforzacosta per sempre con me. Un barbiere, Principi Vittorio (Paparì)”.