Sindaci, i primi verdetti. Superato il quorum negli otto Comuni con un solo candidato

Ora serve il 50% più uno dei voti alle liste: conferme in vista per Pecora a Montelupone, Paoloni a Loro Piceno, Mari a Colmurano, Simoncini a Poggio, Pinzi a Serrapetrona, Tapanelli a Sefro, Broglia a Sant’Angelo.

Sindaci, i primi verdetti. Superato il quorum negli otto Comuni con un solo candidato

Sindaci, i primi verdetti. Superato il quorum negli otto Comuni con un solo candidato

Primo ostacolo superato per gli otto candidati a sindaco in Comuni della provincia di Macerata che facevano corsa solitaria. Già alle 19 di ieri, infatti, era stata superata la fatidica soglia del 40 per cento di affluenza in tutti i centri nei quali era in corsa un’unica lista. Si tratta del primo requisito per rendere valida l’elezione del sindaco e dei consiglieri comunali, e scongiurare di conseguenza l’arrivo di un commissario alla guida del Comune.

Il secondo requisito è che almeno il 50 per cento più uno dei votanti abbia espresso la sua preferenza per l’unica lista in corsa. Per verificare questo aspetto, bisognerà aspettare lo spoglio delle schede, che partirà alle 14 di oggi. Verosimilmente non ci saranno problemi e per gli otto candidati in solitaria è solo questione di aspettare l’ufficialità, visto che l’alta affluenza porta inevitabilmente un cospicuo numero di preferenze.

È praticamente fatta, quindi, per Silvia Pinzi a Serrapetrona, Rinaldo Rocchi a Serravalle, Robertino Paoloni a Loro Piceno, Vanda Broglia a Sant’Angelo in Pontano, Mirko Mari a Colmurano, Rolando Pecora a Montelupone, Sara Simoncini a Poggio San Vicino e Pietro Tapanelli a Sefro. Sale, invece, l’attesa in tutti gli altri 29 Comuni al voto. Salvo intoppi, lo spoglio sarà completato nel pomeriggio e in serata arriveranno tutti i verdetti. L’unico caso in cui potrebbe esserci il ballottaggio è Recanati, il solo Comune sopra i 15mila abitanti alle urne assieme a Potenza Picena. Solo che in quest’ultimo centro la sfida è soltanto a due tra l’uscente Noemi Tartabini e l’ex parlamentare del Partito democratico Mario Morgoni. Nella città leopardiana, invece, è possibile che si debba ricorrere al secondo round per capire chi sarà il primo cittadino tra l’uscente Antonio Bravi, il suo predecessore Francesco Fiordomo e l’imprenditore Emanuele Pepa, candidato del centrodestra.

Sul fronte dell’affluenza, c’è da registrare un calo diffuso un po’ in tutti i 37 comuni al voto per il sindaco e per il rinnovo dei consigli. Alla chiusura dei seggi, alle 23 di ieri, il dato provinciale delle comunali si è fermato al 58,96 per cento, in calo di quasi quattro punti rispetto a cinque anni fa, quando l’affluenza toccò quota 62,80 per cento.

I dati più alti registrano nei piccolissimi comuni, dove evidentemente il confronto era molto polarizzato e ha portato a una forte mobilitazione. Parliamo di Fiastra, Monte Cavallo, Monte San Martino e Visso, gli unici quattro centri della provincia dove è andato a votare più dell’80 per cento degli aventi diritto. Valori molto più bassi nei due comuni principali: 57,83 per cento a Recanati (62,77 nel 2019) e 54,64 per cento a Potenza Picena (56,33 cinque anni fa). Il record negativo è stato registrato però a Cingoli: alle urne si è presentato solo il 51,20 per cento degli elettori.