Spacciavano eroina in città: condannati sette nigeriani

Una delle tante operazioni antidroga dopo la morte di Pamela

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Accusati di numerose cessioni di eroina i città, sono stati condannati ieri sette nigeriani. Dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro, nel gennaio 2018, polizia e carabinieri avevano potenziato le indagini contro lo spaccio fermando, in diverse occasioni, gruppi di nigeriani che si erano organizzati per la vendita dell’eroina. Alcuni di questi, clandestini e senza fissa dimora, furono arrestati più volte; in un caso, a Piediripa a febbraio del 2020, gli agenti vennero anche aggrediti dall’indagato. Ci furono diverse inchieste per tentare di stroncare i traffici illeciti degli spacciatori, e per una di queste ieri mattina si è chiuso il processo, relativa alle decine e decine di cessioni di eroina fatte dal 2017 al 2019. Accogliendo la richiesta di condanna del pm Francesca D’Arienzo, ma riconoscendo a tutti l’ipotesi di spaccio più lieve, il giudice Federico Simonetti ha condannato a un anno e dieci mesi di reclusione e 2.500 euro di multa Daniel Iyere ed Emanuel Okafo; John Osaibhie ha avuto invece la pena di quattro anni e mezzo di carcere, e 22.400 euro di multa, in continuazione con una condanna già presa due anni fa sempre per spaccio; Stanley Okasun, Lucy Boniface e Nosa Monday sono stati condannati a sei mesi e a mille euro di multa, e infine Collince Omhenimhen a dieci mesi, per resistenza contro gli agenti della Squadra mobile. Quasi tutti dunque, se ancora detenuti, potranno a questo punto tornare in libertà. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Emanuele Senesi, Vanni Vecchioli, Alessandro Brandoni, Simone Matraxia, Michele Vissani.

Paola Pagnanelli